Treni più frequentati che mai, e non tutti sorridono: i viaggiatori soffrono situazioni definite «inaccettabili».
Per TILO è però «presto» per valutare un nuovo rafforzamento dell'offerta.
BELLINZONA - Più di 70'000 passeggeri al giorno, lo scorso mese, sul TILO. Un numero, questo, che con un aumento del 18% rispetto a ottobre 2019, non è mai stato così alto. Ma mentre TILO si felicita per il risultato da record e cavalca l'onda di una «forte e costante crescita dal mese di marzo», buona parte dei viaggiatori freme di rabbia.
Lo dimostrano le decine di segnalazioni giunte in redazione negli ultimi mesi, l'ultima delle quali, risalente a ieri, si riferisce proprio alla linea RE80 che circola tra Lugano e Locarno, secondo TILO la più frequentata in assoluto.
Ora di punta, ma con meno vagoni - «Il treno in partenza alle 7.35 da Lugano ha viaggiato di nuovo con composizione ridotta all'ora di punta, in una situazione disumana», scrive alle FFS a fine ottobre, dopo una serie di mail dello stesso tenore, una lettrice di Tio/20minuti.
Bloccati fuori, bloccati dentro - Il sovraffollamento era così grave, specifica, che «non tutti quelli che lo desideravano hanno potuto salire sul treno a Lugano» e «i passeggeri in piedi non sapevano dove aggrapparsi e cadevano l'uno sopra l'altro». «Molti viaggiatori che dovevano scendere a Sant'Antonino non sono inoltre riusciti a farlo».
«Come sui carri bestiame» - E le critiche, quando si è gomito a gomito, viaggiano più veloce del treno: «C'erano passeggeri che commentavano: "Nemmeno i carri che trasportano il bestiame sono così affollati"».
La situazione attuale «è inaccettabile e disumana», conclude la lettrice, che è ormai arrivata a un punto di rottura: «Nonostante il mio costoso abbonamento annuale, che ho pagato in anticipo, ora ho deciso di guidare la mia auto fino a Locarno tutti i giorni».
Più guasti, meno vagoni - Ma come ha risposto FFS ai quesiti sui treni a composizione ridotta posti dalla Signora? «Attualmente ci sono colli di bottiglia occasionali nelle unità di veicoli a causa di numerosi guasti e riparazioni. Per mantenere tutti i collegamenti stiamo dunque accorciando i treni nell'intera offerta di trasporto regionale».
«Abbiamo già rivoluzionato l’offerta» - A dispetto dei malumori, per TILO è comunque ancora «presto» per pensare a «nuove modifiche di peso dell'offerta». L'apertura della Galleria del Ceneri avvenuta lo scorso anno ha infatti «già considerevolmente rivoluzionato l'offerta ferroviaria», spiega la portavoce Giorgia Mosimann. A breve termine «sono però previsti adattamenti puntuali». A questo scopo, continua Mosimann, «monitoriamo costantemente le frequenze dei nostri collegamenti e laddove possibile, compatibilmente con le risorse a nostra disposizione, offriamo il numero massimo di convogli, ottimizzando i posti a disposizione sulle linee più frequentate e negli orari di punta».