
Un gruppo di abitanti di Carabbia ha consegnato la petizione al Municipio di Lugano: «Ci batteremo affinché non venga costruito»
LUGANO - Gli abitanti di Carabbia sono sul piede di guerra. E questa mattina hanno consegnato in Municipio a Lugano una petizione, firmata da 262 persone, si tratta circa della metà dei 617 abitanti del quartiere. A gran voce si oppongono alla prevista costruzione di nove palazzine a tre piani per una sessantina di appartamenti, in località Tenèrla, in fondo a via Torello. Il progetto è promosso dalla HRS, nota azienda di Frauenfeld che sta costruendo Polo sportivo e degli eventi (PSE) a Cornaredo.
Una decina le persone presenti, ognuno portava con sé un cartello diverso per esprimere le proprie emozioni: sorpresa, incredulità, preoccupazione, rabbia.
«Siamo tutti molto spaventati - dice Elena Spoerl, confinante con l’area acquistata da HRS, davanti al Palazzo della Città -. La via Torello è una strada di case monofamiliari e di colpo si ritroverà con nove palazzine e un centinaio di posti auto. L’impatto è enorme. Ci batteremo con tutte le nostre forze per evitare che venga costruito».
Oltre al complesso residenziale, infatti, nel progetto è previsto un autosilo sotterraneo di 90 posti auto. Altri saranno esterni e saranno collocati in fondo alla strada. Per chi non lo sapesse, la via Torello è a una carreggiata, lunga 500 metri e il cui transito è limitato a 5 tonnellate.
«Riteniamo il megaprogetto sproporzionato - sostengono gli abitanti della zona -. Comporterebbe un impatto ambientale, paesaggistico, infrastrutturale e viario insopportabile».
Nel documento consegnato alla Città scrivono inoltre: «Le firme raccolte dimostrano il forte interesse della comunità nei confronti di questa problematica e la volontà di affrontare la questione con la dovuta attenzione. È significativo notare che, sebbene in via Torello, risiedano non più di una cinquantina di persone, la petizione ha raccolto un numero di firme ben superiore, a testimonianza del fatto che la preoccupazione è condivisa da una vasta parte della popolazione di Carabbia».