Per l'Osservatorio, il progetto “Sammelsack”, già in atto e apprezzato, sarebbe più coerente e funzionale
BELLINZONA - «Perché limitarsi all’obbligo di raccolta delle sole plastiche di tipo PP e PE (che corrisponde ad un potenziale di riciclo di solo il 15 – 20% delle plastiche in circolazione) quando invece già esistono soluzioni funzionanti e apprezzate dalla popolazione a livello nazionale e in 16 Comuni ticinesi, come il progetto “Sammelsack” per le plastiche miste, capaci di trattare quasi tutte le tipologie di plastiche in circolazione?». L'interrogativo è stato posto dall'Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti (OKKIO), sotto forma di petizione, al Consiglio di Stato.
In buona sostanza vengono chiesti chiarimenti in merito alla recente decisione di introdurre, tramite la modifica del Regolamento di applicazione dell’Ordinanza sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti (ROPSR), l'obbligo di raccogliere separatamente le plastiche riciclabili a partire dal mese di giugno del 2023 per tutti i Comuni ticinesi.
Se di principio l'Osservatorio si ritiene soddisfatto, riscontra tuttavia alcune questioni che ritiene meritevoli di chiarimento. A destare preoccupazione è anche la modalità di finanziamento indicata dal Cantone: «Pensare di finanziare la raccolta e il trattamento delle plastiche attraverso l'aumento della tassa base dei rifiuti vuol dire contraddire il principio di causalità e dunque rinunciare alll’incentivo a ridurre le plastiche!», si sottolinea ancora. «Ricordiamo che il Sammelsack per le plastiche miste essendo a pagamento rispetta appieno il principio cardine del finanziamente causale come richiesto dalla Legge Federale sulla Protezione dell'Ambiente».