Il ritratto dell'Osservatorio culturale (OC) del Canton Ticino.
BELLINZONA - Arriva il rapporto sulle tendenze della filiera culturale: chi sono ma soprattutto di cosa si alimentano, spiritualmente, i ticinesi. È l'Osservatorio culturale del Canton Ticino a fare la fotografia all'intero settore e a fare emergere i comportamenti del consumatore medio di cultura che vive a queste latitudini della Svizzera.
Amore per la lettura e le biblioteche che sono frequentate dal 44% dei ticinesi - E si scopre ad esempio che lo svizzero italiano - seppur in misura leggermente minore rispetto allo svizzero tedesco - è un buon lettore e frequenta (il 44% della popolazione, un dato altissimo) le biblioteche (ce ne sono 77 nel cantone).
Otto persone su dieci (l'83%) hanno letto almeno un libro nell'ultimo anno, cartaceo o ebook, per lavoro-formazione o per svago. Coloro che varcano la soglia di una biblioteca (il patrimonio librario e documentario ticinese vanta 2,17 milioni di unità), sono costituiti per la metà da utenti assidui con almeno sette visite annue, un dato molto al di sopra della media centro-europea (31%).
Una quota di lettori che eguaglia il primato della Germania: il 79% - «Per quota di lettori di libri - si legge nel report dell'OC - nel confronto con i Paesi limitrofi, la Svizzera si situa al livello della Germania (79% della popolazione), leggermente al di sopra dell'Austria (73%) e Francia (73%). Si registra invece un notevole scarto positivo in rapporto con l'Italia (56%)».
Cento minuti al giorno passati ad ascoltare la radio - Libri ma soprattutto radio. Il crollo del consumo di cinema in sala e di quello televisivo (comunque dominato dalle televisioni estere, a livello locale la RSI La1 ha visto un consumo medio per persona di poco più di mezz'ora ogni giorno) va ad appannaggio di quello radiofonico: il ticinese passa circa 100 minuti al giorno con l'orecchio teso alle radiostazioni.
Il ticinese che non disdegna i musei - Frequenta assiduamente però anche i musei (545'512 sono stati gli ingressi nei musei ticinesi) e mette ai primi posti al capitolo svago la partecipazione a concerti e grandi eventi musicali: in Ticino sono stati censiti 8'329 eventi (una media di 23 al giorno), musica e opera rappresentano il 34% (concentrati nei distretti di Lugano e Locarno).
I generi musicali preferiti sono il jazz e il blues, seguiti dalla musica francese e il pop-rock - L'attenzione musicale degli svizzeri italiani si concentra (più che dei connazionali germanofoni) prevalentemente sul jazz e il blues: l'Ufficio federale di statistica ha rilevato che 20 svizzeri italiani su 100 (rispetto agli 8 svizzeri tedeschi) hanno assistito almeno una volta nell'arco dell'anno a un concerto rientrante in uno di questi due generi musicali. E che al secondo e terzo posto della classifica dei gusti musicali si trovano la musica francese e il pop rock.
I benefici economici portati dai grandi eventi - «Le grandi manifestazioni organizzate da società specializzate (Jazz Ascona, Estival Jazz, Blues to Bop Festival, Moon and Stars) hanno anche un notevole impatto turistico - viene specificato nel rapporto - e la conferma arriva dai dati dell'Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli: il beneficio economico apportato dai 500 eventi sostenuti da questo ente è stato calcolato essere superiore a 1,7 milioni di franchi».
Appassionati di musica ma poco praticanti - Va meno bene quanto a pratica musicale: in Ticino ci sono meno scuole di musica rispetto al resto della Svizzera (solo 9 scuole di musica affiliate alla Federazione delle Scuole di Musica Ticinesi, dunque riconosciute ufficialmente), con un rapporto di una scuola ogni 39.300 abitanti, contro quello di una scuola ogni 3902 abitanti della Svizzera tedesca.
Un popolo di cantori - È altrettanto interessante notare però che accanto alla formazione riconosciuta, anche l’attività amatoriale registra delle tendenze leggermente diverse in Ticino rispetto a quelle generali a livello nazionale. E così si scopre che il canto risulta essere più diffuso tra i ticinesi (oltre il 20%) che non il suonare
uno strumento musicale (attorno al 15%). «Più in generale, nell’insieme delle pratiche culturali amatoriali in Ticino, il canto è addirittura predominante: la Federazione Ticinese Società di Canto (FTSC), organismo mantello incaricato anche dell’organizzazione di eventi e di attività formative, contava nel 2017 quarantadue cori per un totale di 1514 cantori».
Centosei milioni di franchi destinati alla cultura - Nel report si legge che «i fondi destinati alla cultura sono ammontati a 106 milioni di franchi, un dato leggermente superiore alla media svizzera (101 milioni di franchi)».