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BELLINZONAImmacolata “horror” sui treni delle FFS

09.12.22 - 18:15
Tutti in piedi e nella bolgia. Il portavoce delle Ferrovie: «La campagna per i mercatini natalizi ha avuto tanto successo». E quei guasti...
FOTO: lettore Tio/20Minuti
Immacolata “horror” sui treni delle FFS
Tutti in piedi e nella bolgia. Il portavoce delle Ferrovie: «La campagna per i mercatini natalizi ha avuto tanto successo». E quei guasti...

BELLINZONA - Giovedì 8 dicembre, giorno festivo dell'Immacolata. Partenza di buon ora da Bellinzona. Alle 8 e 18 per la precisione. Destinazione Zurigo. Un centinaio di franchi spesi per il biglietto. E un viaggio completamente in piedi e nella bolgia da affrontare. Scoppia la polemica da parte di alcuni viaggiatori nei confronti delle Ferrovie Federali Svizzere. «Possibile – tuona un viaggiatore scontento – che le FFS non potessero prevedere che in un giorno festivo ci fossero diverse persone pronte a muoversi per andare a visitare altre città? Perché non si è mai capaci di anticipare questi problemi?».  

Oltre le previsioni – Già. Perché questi disagi si ripetono con tanta costanza? Le lamentele legate al caos dell'Immacolata sembrano essere parecchie. Patrick Walser, portavoce delle FFS, replica cosÌ: «In linea di principio, negli ultimi anni, prima del Covid, le FFS non aumentavano la capacità della flotta per la festività dell’8 dicembre. I treni previsti avevano infatti sempre una capacità sufficiente per soddisfare la domanda. Anche quest'anno, secondo le nostre previsioni, saremmo stati in grado di fornire un numero sufficiente di posti con l'offerta regolare. Purtroppo non è stato il caso».

Un successo incredibile – Come mai? Cosa è successo? «Da un lato – sostiene Walser – ha fortemente inciso la grande campagna dei mercatini di Natale promossa dalle FFS. Inoltre molti clienti hanno viaggiato con il biglietto speciale Coop. Questi due fattori hanno spinto molte più persone rispetto agli anni passati a fare capo al treno. In aggiunta a questi fattori, alcuni treni hanno avuto dei problemi tecnici che ci hanno costretto a fare circolare composizioni singole anziché doppie, con un’importante riduzione dei posti a sedere».

Le scuse verso i clienti – La conseguenza è stata che su diversi treni tanti clienti hanno dovuto viaggiare in piedi. «Di questo ci rammarichiamo e ci scusiamo presso la nostra clientela. Non è certamente questo il servizio che vogliamo offrire a chi sceglie di viaggiare in treno. Faremo ovviamente tesoro di quanto accaduto nel giorno dell'Immacolata per fare in modo che i prossimi anni, in occasione della festività dell’8 dicembre, la capacità sia sufficiente a garantire a tutti un viaggio confortevole, analogamente a quanto facciamo in occasione della Pasqua, dell’Ascensione o della Pentecoste, quando rinforziamo in maniera sostanziale l’offerta sull’asse nord-sud».

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