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CANTONECoronavirus, le raccomandazioni per le festività

22.12.22 - 09:21
Le autorità cantonali ricordano alcune misure di protezione sanitaria vista la diffusione elevata fra la popolazione ticinese
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Coronavirus, le raccomandazioni per le festività
Le autorità cantonali ricordano alcune misure di protezione sanitaria vista la diffusione elevata fra la popolazione ticinese

BELLINZONA - «Al momento in Svizzera la diffusione del coronavirus rimane a livelli elevati. Anche se la situazione è profondamente diversa rispetto agli ultimi due anni, la presenza contemporanea di altri virus legati alla stagione fredda aumenta la pressione sulle strutture sanitarie. La popolazione è quindi invitata a rispettare le misure personali di protezione».

La raccomandazione arriva dal Dipartimento della sanità e della socialità. In vista delle imminenti festività natalizie, le autorità cantonali ricordano «l’invito a seguire le misure di protezione sanitaria, in particolare nei contatti con le persone a rischio». Il coronavirus - spiegano - rimane infatti «molto diffuso fra la popolazione svizzera e ticinese».

A partire dal 1 gennaio 2023 i costi per i test non saranno più assunti dalla Confederazione «e dovranno, in linea di principio, essere sostenuti dalla persona che vi si sottopone». I test prescritti da un medico saranno a carico della cassa malati, «salvo la franchigia e l’aliquota percentuale, se necessari per determinare il seguito della procedura medica come, ad esempio, la somministrazione di medicamenti».

Al riguardo, la Confederazione dovrebbe emanare indicazioni più precise nelle prossime settimane.

«Il rispetto delle misure di protezione è ancora particolarmente importante per le persone a rischio e per coloro che le incontrano regolarmente per motivi professionali, o vivono nella stessa economia domestica. L’invito è ad attenersi ai comportamenti che sono ormai ampiamente noti: limitare i contatti in caso di sintomi, effettuare una vaccinazione di richiamo, lavarsi le mani frequentemente e accuratamente e arieggiare regolarmente i locali» aggiungono.  

Il Dipartimento della sanità e della socialità ricorda che inoltre che «le persone a rischio sono inoltre invitate a sottoporsi a un test alla comparsa di sintomi: individuare precocemente l’infezione permette infatti, in caso di necessità, di accedere tempestivamente a cure specifiche, riducendo il rischio di un decorso grave della malattia».

Durante le festività, le persone che necessitassero di un consulto medico potranno rivolgersi a uno degli studi medici aperti; «l’elenco aggiornato - annunciano - sarà pubblicato sulla pagina web www.ti.ch/coronavirus. In caso di urgenza, rimangono a disposizione anche gli altri contatti come la guardia medica (091 800 18 28) ed in caso di emergenza il numero 144».  

 

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COMMENTI
 

Nano10 1 anno fa su tio
Smettetela di rompere le P…. e di continuare con questo terrorismo mediatico 😡

gufo 1 anno fa su tio
evvaiiii giù a rompere le scatole e a terrorizzare le persone!!! avete veramente rotto le "bocce" visto che siamo in tema natalizio... sono d'accordissimo con quanto ha scritto andrea28

Mox 1 anno fa su tio
Avanti col terrorismo psicologico!

andrea28 1 anno fa su tio
"In Svizzera, ogni anno l’influenza provoca diverse migliaia di ospedalizzazioni, diverse centinaia di decessi e una perdita importante della qualità di vita e dell’autonomia, particolarmente tra gli anziani. Da numerosi decenni l'UFSP, i Cantoni e numerosi altri attori, sono attivi nell’ambito della prevenzione dell’influenza, non da ultimo con la Strategia nazionale di prevenzione dell‘influenza stagionale (GRIPS 2015-2018, prolungata fino al 2020)." Perché continuate a nominare solo il coronavirus? E poi cosa dovrebbe fare la gente, rinunciare a trovare i parenti, gli anziani, i pranzi natalizi? E chi lo sente Suter poi?!

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
Non capisco perché nessuno voglia preoccuparsi di ricordare a tutti di mantenere la mascherina quando si hanno sintomi respiratori. Eviterebbe molti contagi di covid e influenza.

In dua a nem a finii 1 anno fa su tio
Ma avete finito di rompere con sto covid? C'è la solitudine che fa peggio e non di meno che siamo tutti tirati con i nervi per l'andamento finanziario, lavorativo e costi sempre più inaccettabili

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a In dua a nem a finii
Mettiamola così… se torna una grande ondata e tutti se ne sbattono i costi e l’andamento finanziario/lavorativo andranno ancor peggio

Tao2023 1 anno fa su tio
Risposta a Blackad
Blackad: Se, se..., comincia a vivere ora il presente e se sarà il caso preoccupatti in seguito. Io ho smesso da inizio pandemia a non dire più, Se, se, ma, magari, forse, chissà, era meglio... e questo vale per le altre cose.

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a Tao2023
Il problema che io vivo il presente in reparto con i pazienti covid, se permetti abbiamo sicuramente una visione diversa 😉

Tao2023 1 anno fa su tio
Risposta a Blackad
Sicuramente hai una visione diversa, ho perso un famigliare per il covid, però ora lo vivo diversamente da vaccinato due volte e preso il covid due volte e ho imparto a non credere più a nessuno ne ai politici ne ai virologi, per questo con i se e ima non si costruisce niente e il covid durerà ancora per parecchi molti anni.
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