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CANTONE«Un Natale sempre più idilliaco, che cozza con la realtà»

23.12.22 - 06:30
Ma che significa oggi il Natale, tra religione e... regali? Ne parliamo con il filosofo Markus Krienke
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«Un Natale sempre più idilliaco, che cozza con la realtà»
Ma che significa oggi il Natale, tra religione e... regali? Ne parliamo con il filosofo Markus Krienke

LUGANO - La festività del Natale è ormai solidamente ancorata nella nostra società. Seppur la religiosità sia in crisi (vi sono sempre meno credenti che praticano, che vanno in chiesa), niente sembra intaccare la magica tradizione natalizia. Ma come mai? Ne abbiamo parlato con il professore di Filosofia moderna ed etica sociale, Markus Krienke, attivo presso la facoltà di Teologia affiliata all'USI.

«Il Natale si è svuotato dal significato cristiano originale con una velocità sorprendente. Da un lato si sa sempre meno cosa si festeggia, d'altra parta anche la presenza alle Messe di Natale diminuisce sempre di più», ha spiegato a Tio/20 Minuti l'esperto. E la pandemia potrebbe accelerare questo trend. «Mi aspetto che dopo la pandemia molte persone che prima magari venivano solo alla Messa di Natale - uno degli unici momenti in cui le Chiese erano piene - possano rinunciare e non venire più».

Il Natale perde quindi significato, ma solo dal punto di vista del Cristianesimo. «La festa continua ad avere un grande significato per le persone. Questo perché c'è un forte desiderio umano di stare in armonia con gli altri, con la famiglia, all'insegna di pace e di valori che nella quotidianità vengono vissuti sempre meno. È la contrapposizione a una realtà che si subisce sempre di più».

La Chiesa, un'alternativa
La Chiesa, però, lamenta che il significato cristiano è sempre meno presente, ciò che "svuota" il senso del Natale. «La Chiesa non dovrebbe dire che senza cristianesimo il Natale perda di significato e si svuoti, perché un significato per le persone ce l'ha, è la festa dell'amore, della famiglia, dell'armonia...». Cosa dovrebbe fare la Chiesa? Per Krienke, «non dovrebbe incentrarsi solo sul cosa si festeggia, ma dovrebbe far capire che il Cristianesimo offre un'alternativa per soddisfare questo desiderio che c'è, e che nella nostra società ha troppa poca possibilità di essere realizzato».

Comunque, seppur il legame con il Cristianesimo diminuisca sempre di più, c'è chi magari a Natale va a Messa (l'unica volta all'anno): un legame per molte persone è ancora quindi solido. «Senz'altro. La società ha sostituito la risposta al Cristianesimo a determinati desideri umani in vario modo, offrendo modi alternativi di soddisfarli, ma a Natale c'è chi sente che le risposte della società non bastino, e per un paio di giorno vuole andare oltre, per trovare una risposta non soltanto intellettuale, ma anche esistenziale».

Una festa che ci allontana dalla realtà
C'è però anche un effetto che questo allontanamento dal Cristianesimo ha avuto sul Natale: «Allontanandoci dalla connotazione cristiana abbiamo iniziato a caricare questa festa con un romanticismo esagerato, ciò che non è stato fatto dalla religione - anche perché il Cristianesimo vede in Gesù il Cristo crocifisso, un riferimento alla morte e alla resurrezione».

«Dal diciannovesimo secolo questa festività è infatti diventata sempre più sentita, e con il passare degli anni sono diventati dei giorni eccessivamente romanticizzati, fino a diventare nella società consumistica del ventesimo secolo espressione di un'utopia idilliaca che proprio perché non permette più stonature, cozza a volte in modo eclatante contro la realtà effettiva (non si pensa che anche in questi giorni ci sono problemi, persone sole, persone che litigano)», ha affermato Krienke.

Ma tutte queste vetrine piene, lo scambio dei regali... anche il consumismo ha giocato una parte? «Il consumismo tiene un po' in piedi l'importanza di questa festa, ma non è solo il consumismo», secondo l'esperto, «perché il Natale è diventato la risposta a un bisogno umano, e di conseguenza siamo disposti a spendere tanto perché si muove qualcosa, vengono toccati dei tasti dentro di noi, e abbiamo un desiderio che durante l'anno non riusciamo a soddisfare».

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COMMENTI
 

aeg 2 anni fa su tio
- Dizionario dell’Enciclopedia Cattolica, edizione 1941, voce: Natale: “Nei primissimi tempi della Chiesa non esisteva una festa del genere”. - Nuova Enciclopedia Cattolica, voce: Il Natale e il suo ciclo: “Per inspiegabile che sembri, la data di nascita di Cristo non è nota. I Vangeli non indicano né il giorno né il mese”. - Nuova Enciclopedia Cattolica: “Alla nascita di Cristo fu assegnata la data del solstizio invernale perché in quel giorno, in cui il sole inizia il suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che adoravano Mitra celebravano il dies natalis Solis Invicti”.

francox 2 anni fa su tio
Il natale lo detestano quasi tutti, tranne chi ha bambini, i bambini e chi ci guadagna grana.

Dapat 2 anni fa su tio
Il Natale, come molte altre feste, è sopravvalutato. Son tutte solo “feste” per i commercianti ( giustamente, è il loro lavoro) e per chi fa vacanza. Festa del consumismo senza altri significati

JenaPlisckin 2 anni fa su tio
conumismo..un elicottero (!) porta l albero (tagliato!) in piazza, poi con i furgoni (!) arrivano gli operai ad addobbare e illuminare (!) il povero albero, e alla fine tornerá un elicottero e altri furgoni per il processo inverso...👏👏👏👏

Milite Ignoto 2 anni fa su tio
Risposta a JenaPlisckin
Pensa un po’ Se arrivava anche con le radici😂😂

Pledoc 2 anni fa su tio
Il cristianesimo si è approppriato di una festa pagana antecedente. Forse la gente comincia pia piano a svegliarsi e a capire che è inutile perdere tempo correndo dietro a un amico immaginario. Se poi il periodo festivo da un idilliaco distaccamento dalla realtà che c’è di male? Il mondo va a catafascio e riuscire a non pensarci per qualche giorno aiuta solo a tirare avanti!

Milite Ignoto 2 anni fa su tio
Risposta a Pledoc
Ma io lo ignoro tutto l anno il mondo allo scatafascio

Brissago 2 anni fa su tio
Troppo consumismo, si è perso il vero valore di questi giorni di festa, buon Natale a tutti

Geni986 2 anni fa su tio
E un riferimento al periodo dell'anno dove si celebra questa festività? Solstizio d'inverno non vi dice niente? Il Natale è una festa di luce. In un momento buio, raramente così buio come quest'anno, si tenta di portare la luce anche nell'anima delle persone. E tentare di non perdere la speranza, tutti assieme. Buon Natale...

Milite Ignoto 2 anni fa su tio
Risposta a Geni986
Non abbiamo bisogno speranza

Trionfx 2 anni fa su tio
Risposta a Milite Ignoto
Certo, io spero per te😅

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a Trionfx
Tu esprimi desiderio io esaudisco…
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