Oggi la cerimonia di completamento dei lavori, ai quali ha preso parte il consorzio Lombardi-Pini Group-Artélia
GINEVRA - Incrementare le possibilità di fare delle scoperte capaci di rivoluzionare la nostra esistenza. È questo l'obbiettivo del potenziamento dell'acceleratore di particelle del Cern, reso possibile dai lavori di genio civile del consorzio di progettazione a decisa trazione ticinese: ne fanno infatti parte la capofila Lombardi SA, Pini Group e la francese Artélia.
Le opere - Le nuove strutture ospiteranno un sistema d'impianti e infrastrutture che permetteranno di potenziare la capacità dell’acceleratore di particelle attuale e di aprire una nuova frontiera per la ricerca e gli esperimenti nell’ambito della fisica delle particelle.
Una volta completata l’opera nella sua interezza, due fasci di particelle ad alta energia, contenenti protoni, potranno essere accelerate e fatte collidere nel sistema. La speranza del mondo scientifico, grazie alle analisi delle collisioni, è quella di poter effettuare delle nuove scoperte nell’ambito della fisica nucleare e poter osservare nuovi e rari fenomeni fisici.
Le opere sotterranee includono un nuovo pozzo, una caverna criogenica di sezione, una galleria principale e quattro gallerie trasversali che permettono la connessione con le strutture sotterranee del l’acceleratore.
Le opere di superficie comprendono cinque nuovi edifici dedicati alla ventilazione, impianti elettrici, torri di raffreddamento e impianti criogenici nonché dei canali tecnici di servizio e delle nuove opere di viabilità stradale esterna e sistemazione finale delle aree. La cerimonia per il completamento dei lavori si terrà oggi.