Entusiasmo, prudenza e scetticismo: fra di loro, le associazioni e i Comuni hanno idee differenti.
BELLINZONA - Nessuno, in linea di principio, è contrario. Ma Comuni e associazioni hanno approcci diversi rispetto all'aumento delle zone 30. Per alcuni «non sono la panacea» a tutti i problemi. Per altri, invece, il futuro va in quella direzione: «Indietro non si torna», anzi, ne servirebbero sempre di più, anche «sulle strade principali».
Un passo indietro. Dal 1 gennaio, i municipi possono disporre di «zone 30 e d’incontro» sulle arterie «non orientate al traffico» pure «in assenza di motivi specifici». Non solo, la perizia «non sarà più necessaria, neppure per la riduzione della velocità massima generalmente consentita».
Sull’argomento, il TCS sottolinea di essere favorevole al principio. «Tuttavia - fa notare il direttore della sezione ticinese Filippo Tadini - l’allestimento dev’essere motivato da necessità reale e obiettiva. A volte, alcune autorità comunali le introducono un po’ troppo affrettatamente, con l’effetto di creare “zone alibi” ottenendo un risultato contrario a quello che si dovrebbe perseguire». Per un buon funzionamento, secondo il TCS è indispensabile che la rete viaria di base sia efficiente. «I problemi di circolazione possono trovare delle soluzioni diverse - continua Tadini - La zona a velocità ridotta non è la panacea. In molti casi altri interventi permettono di raggiungere un risultato migliore. Per esempio, un traffico di transito indesiderato potrebbe essere meglio deviato con una segnaletica combinata».
È differente il punto di vista di Bruno Storni, vicepresidente ATA: «Intanto - premette - è bene sottolineare come già 4 milioni di svizzeri abitino in zone 30. Nessuno torna indietro perché se ne vedono i benefici: meno rumore, più sicurezza e maggiori spazi per andare a piedi o in bicicletta. In Ticino sono già diverse centinaia». Chi è contrario? «Credo sia un discorso ideologico - aggiunge - sono convinti siano un attacco contro le automobili. Ma non è così. L’obiettivo è estendere “il 30”, dove possibile, anche nelle strade principali. L’asfalto fonoassorbente ha una durata limitata».
Per quanto riguarda i Comuni, Mario Branda, sindaco di Bellinzona, sottolinea come, negli ultimi anni, ne siano state introdotte parecchie, in città. «Da noi è una misura ampiamente diffusa e in tutti i quartieri. Da parte della popolazione c’è molto gradimento: riscontrano un miglioramento della qualità della vita». A Locarno è stato ufficialmente introdotto un massimo di velocità a 30 all'ora in tutti i quartieri urbani.
Il sindaco di Lugano Michele Foletti predica equilibrio: «Dove possibile - dice - nei quartieri si predispone la zona 30, altrimenti, sugli assi di transito principali, in accordo col Cantone, preferiamo utilizzare l’asfalto fonoassorbente. Crediamo d’aver trovato una soluzione bilanciata». Del resto, aggiunge, «tutti vorrebbero sotto casa propria il limite a 30 all’ora. Però, allo stesso tempo, per andare al lavoro vorrebbero guidare su strade con il limite a 50. Ci vuole equilibrio».
«I trasporti pubblici devono restare attrattivi»
Dal canto suo, come riportato da Keystone-ATS, l'Unione dei trasporti pubblici (UTP) si oppone alla generalizzazione del limite dei 30 km/h negli agglomerati. Il suo direttore teme infatti un aumento dei costi per il settore.
«Non siamo contro i 30 km/h in sé - ha spiegato il direttore dell'UTP Ueli Stückelberger oggi in un'intervista rilasciata alle testate svizzero-tedesche del gruppo Tamedia -, ma contro la loro introduzione dappertutto e senza eccezioni».
Stuckelberger ritiene il limite appropriato su diverse strade di quartiere, mentre su altre la priorità - a suo avviso - deve essere data a tram e bus. Questi mezzi pubblici sarebbero costretti a viaggiare più lentamente. Sarebbero quindi necessari più veicoli, il che provocherebbe un incremento dei costi, ha aggiunto. I trasporti pubblici devono restare attrattivi per garantire una mobilità urbana sostenibile, ha precisato ancora il responsabile dell'UTP. Qualora si ritrovassero bloccati negli ingorghi a causa del limite fissato a 30 km/h, ciò non avrebbe alcun senso.