Lo chiede l'Alleanza patriziale ticinese
RIVA SAN VITALE - «Gli interventi di ristrutturazione, a carattere conservativo e con cambiamento di destinazione, devono essere favoriti e incentivati perché concorrono alla tutela del paesaggio, e non – come avviene adesso – considerati delle eccezioni, oppure addirittura ostacolati a seguito di un atteggiamento troppo intransigente».
Lo sostiene l'Alleanza patriziale ticinese che su questo tema afferma anche di sostenere l’atto parlamentare del deputato e membro del CD di ALPA Aron Piezzi inoltrato nel 2022, «che propone al Governo ticinese di attivarsi affinché il quadro legislativo in vigore venga modificato».
Pieno appoggio anche al "manifesto rustici" dell’Ente regionale per lo sviluppo di Locarnese e Vallemaggia, in collaborazione con le sue quattro Antenne regionali (Vallemaggia, Verzasca, Gambarogno e Centovalli-Onsernone-Pedemonte), voluto per «promuovere, sensibilizzare e incentivare il restauro e la valorizzazione dei rustici fuori zona edificabile».
E ribadisce che «da sempre gli enti patriziali sono attivi nella tutela e nella valorizzazione del proprio patrimonio e occorre occuparsi con maggior insistenza del tema dei rustici, in un’ottica non solo rivendicativa ma piuttosto legata alle opportunità che essi rivestono per il futuro delle periferie».
Alpa si dice preoccupata perché «sappiamo benissimo che questo patrimonio, per vari motivi, è oggi seriamente a rischio: è perciò indispensabile fare di tutto per salvare il salvabile».
Per l'Alleanza patriziale ticinese «è essenziale promuovere le opportune modifiche di legge, al fine di permettere al buon senso di prevalere sull’applicazione di principi giuridici, corretti sulla carta, ma che nulla hanno a che vedere con la dignità delle nostre montagne e di chi un tempo li ha vissuti».