Le hanno consegnate questa mattina i sindacati OCST, VPOD e SIT.
LUGANO - Questa mattina, i sindacati OCST, VPOD e SIT hanno consegnato all’Associazione dei Comuni in ambito sociosanitario (ACAS), all’Associazione dei direttori delle Case per Anziani della Svizzera Italiana (ADiCASI) e all’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (UACD) una petizione firmata da circa 1’300 dipendenti attivi nelle case per anziani del nostro cantone.
Quattro richieste
Con questa iniziativa sindacale, i collaboratori intendono far sentire la loro voce in merito «all'urgente necessità» di poter disporre di migliori condizioni di lavoro nel loro settore professionale. Le richieste in tal senso sono chiare ed esplicite e si possono tradurre interventi «tempestivi e concreti» per quel che concerne un aumento dei salari, il miglioramento delle condizioni di lavoro, l'aggiornamento degli strumenti di calcolo per determinare il personale necessario nei vari reparti e l'adeguamento del livello di formazione alla crescente complessità dei casi.
Popolazione sempre più vecchia
«La situazione all’interno delle strutture è evoluta nel tempo a causa in particolare dell’invecchiamento della popolazione e della presenza di pazienti che mostrano casistiche sempre più complesse», ricordano i tre sindacati. «Al fine di garantire il rispetto della dignità dei residenti è quindi imprescindibile che gli enti finanziatori intervengano con una serie di misure che permettano al personale di operare con condizioni di lavoro adeguate. Occorre che le strutture dispongano di un contingente di personale sufficiente e che il personale possa operare sulla base di condizioni di lavoro sostenibili, con una buona retribuzione e potendo beneficiare di una formazione continua. Queste sono richieste che devono essere accolte con urgenza da parte degli enti finanziatori».