Sia l'accusa che la difesa hanno presentato annuncio di appello contro la sentenza emessa dal giudice Siro Quadri settimana scorsa.
BIASCA - Una sola condanna. Settimana scorsa la Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Siro Quadri, ha condannato l’ex direttore di Airlight, come unico responsabile del fallimento nel 2017 dell’azienda con sede a Biasca. Una voragine di milioni costata il lavoro a una trentina di dipendenti.
Airlight aveva accumulato un debito di oltre 25 milioni di franchi nell’ambito di un progetto per lo sfruttamento dell’energia solare in Marocco. L’ex direttore, nonché ingegnere, è stato ritenuto colpevole di amministrazione infedele aggravata e diminuzione dell’attivo in danno dei creditori.
Caso chiuso? Non ancora. La Rsi ha anticipato questa sera che la difesa dell’unico imputato ha presentato appello contro la sentenza di primo grado. Quattro delle cinque persone comparse davanti alla sbarra erano state prosciolte. Una decisione che non ha soddisfatto l’accusa che, sempre secondo le indiscrezioni raccolte dalla Rsi, ha deciso di presentare ricorso.