Le testimonianze di alcuni ticinesi avvicinati da promoter di pacchetti formativi a pagamento: «Formazione? Lo scopo è reclutare gente»
LUGANO - Tutto parte da una storia che un promoter pubblica su Instagram e dove si fa sfoggio dei prodigi economici di un'attività finanziaria che può portare a certi risultati solo se sei davvero un leader. Ma come diventarlo? Domanda delle cento pistole. E visto che di moneta qui davvero si parla (anche se non di quelle d'oro che venivano utilizzate nel passato), a L.L, giovane studente ticinese, è parso naturale chiederlo proprio a chi - dal suo profilo social - il segreto di quella mirabilia, che avrebbe potuto condurre nell'olimpo della ricchezza, andava dicendo di conoscere.
Soldi, belle macchine e ufficio a Dubai - «Mi ha risposto che sarei stato contattato da una persona che mi avrebbe spiegato nei dettagli come fare - racconta - non prima comunque di avere esaltato le possibilità che un tipo di lavoro come il suo potevano dare: giocare in borsa, maneggiare bitcoin voleva dire successo economico assicurato. Dai suoi discorsi emergevano soldi, belle macchine, ufficio a Dubai e tanto altro».
Il primo emissario: un ex compagno di scuola - L'emissario che si presenta da L.L - quando si dice il destino - è un suo ex compagno di scuola, entrato da qualche tempo nel giro: anche lui prospetta, per dottrina ricevuta, una vita da sogno e probabilità di bei guadagni, anche se parrebbe che lui stesso, a oggi, non sia ancora riuscito neanche di mezzo franco a spostare verso l'alto l'asticella del suo saldo. La domanda che si fa L.L. però è sempre la stessa: come diventerò davvero bravo a fare soldi? Facilissimo: basta acquistare uno dei pacchetti e-learning proposti da una società che si chiama "BE Factor/BE Rules" (con sede a Dubai) e il gioco è fatto, gli suggerisce l'amico. I prezzi variano: si parte da 199 dollari per arrivare fino a 1400, dipende di che "stoffa" da leadership ti vuoi vestire.
La decisione di raccontare tutto ai genitori - L.L. intanto decide di raccontare tutto ai genitori che, incuriositi, vogliono saperne di più. A quel punto entrano in campo altri due personaggi che via "zoom" sfoderano tutto il meglio del loro repertorio per convincere L.L. e i suoi genitori a entrare nel club dei futuri sceicchi. Comprare uno di quei corsi formativi online in materia finanziaria significa, a loro dire, far saltare il banco e svoltare nella vita. Che si tratti di network marketing o bitcoin il futuro - da loro - è assicurato.
I sospetti e la richiesta di una ulteriore rata mensile oltre all'acquisto del pacchetto - «Ci siamo insospettiti - racconta la mamma di L.L. - quando hanno cominciato a farsi sempre più insistenti e ovviamente inducendoci con i migliori argomenti ad acquistare il pacchetto più costoso, mettendoci anche fretta e parlando di scadenza del termine di acquisto».
Ma i sospetti che qualcosa in quelle proposte non tornava si fanno più fondati quando quello che doveva rivelarsi un corso per imparare qualcosa mostra una seconda faccia: «Beh, ci dicono che se portiamo due amici, il mese dopo non paghiamo la rata». Rata? Ma quale rata? «Sì, perché oltre all'importo del pacchetto - continua il racconto la mamma del ragazzo - ci sarebbe stato anche un costo mensile di 149 dollari, il prezzo per l'erogazione di un servizio, così si sono giustificati». Ma quale servizio? È quello che si è chiesto anche il padre quando, nel momento in cui la mamma e il figlio stavano anche per fornire tutte le coordinate della loro carta di credito, ha stoppato tutto.
«Beh, ho capito che l'apprendimento qui c'entrava poco, mentre entrava in gioco il reclutamento. Porta altre persone, convincile ad acquistare il pacchetto più costoso e a te diamo qualche benefit, nel nostro caso lo sconto su un mese di rata, che comunque non avrebbe avuto lo stesso nessun motivo di essere richiesta perché si pagava già il pacchetto».
Un'altra testimonianza - A Lugano sono state diverse le persone che sono entrate in qualche modo in contatto con questi tentativi di arruolamento: M.C. è uno di questi. «Una mia amica viene da me un giorno a propormi di acquistare un pacchetto da 900 dollari e ulteriori 130 dollari al mese di rata. Dopo avere fatto qualche ricerca su internet per capire di cosa si stesse parlando - dice M.C - le rispondo che non mi interessa e cerco di farle capire che si tratta di vendite piramidali. Quando la incontro dopo qualche tempo e le chiedo a che punto è con lo studio, mi risponde che penserà più avanti a studiare perché deve prima riuscire a vendere i pacchetti per potersi pagare la rata che le arriva tutti i mesi. È evidente che chi è a capo di questo genere di attività sia interessato più al fatto che le persone che entrano nella catena vendano ad altri lo stesso prodotto, che al loro apprendimento». Insomma fare il trader può essere anche conveniente ma ha i suoi rischi: perché non evitarli facendosi "semplicemente" ambasciatore e guadagnandoci pure?
Lo schema Ponzi - I racconti delle persone avvicinate da questi promoter e la "letteratura" esistente su questo tipo di vendite online rimandano allo schema Ponzi (dal nome del suo ideatore, attivo negli Stati Uniti agli inizi del '900), più notoriamente conosciuto come "schema piramidale" dove chi entra per primo ottiene ritorni economici a spese dei successivi "investitori", una specie di catena di Sant'Antonio nella quale vengono promessi dei guadagni.
I fratelli londinesi Islam a capo della società che ha sede nella Platinum Tower di Dubai - Qualche anno fa fu il Mirror ad occuparsi di loro, i fratelli londinesi Moyn, Monir e Ehsaan Islam: era per rivelare che coloro che avevano sostenuto quella che si sarebbe poi tramutata nella più grande truffa nell'ambito delle criptovalute (OneCoin) avevano cambiato idea ed erano passati ad altro settore "merceologico", quello della «tecnologia indossabile», così scrisse proprio il Mirror, riferendosi a «un aggeggio da mettere al polso in grado di monitorare la frequenza cardiaca». Per gli Islam quello era un affare che avrebbe fruttato 34 miliardi di sterline. Il senso degli affari non ha mai abitato troppo lontano da loro se, messo da parte il filone medico, sono tornati nel loro raggio d'azione finanziario creando "Be": le Consob di Paesi come Canada, Norvegia e Colombia hanno però acceso dei riflettori sull'ultima creatura dei fratelli londinesi e anche negli Stati Uniti non mancano le grane. A chi li critica hanno più volte risposto con la copertina di Forbes che li ritrae accompagnati da un perentorio "Campioni di innovazione": dimenticandosi di dire però che si trattava di un annuncio a pagamento.