Nella Svizzera italiana il rischio di danni da fulmine è 30 volte superiore a quello di Basilea-Città, Nidvaldo e Vaud.
WINTERTHUR - Sinistri da maltempo e danni da grandine: per due anni consecutivi la Svizzera ha registrato episodi di maltempo in quantità superiore alla media e, con essi, numerosi danni di una certa gravità. Negli ultimi 20 anni i cantoni più colpiti sono stati Giura, Ticino e Neuchâtel, ma anche Nidvaldo, Lucerna, Obvaldo, Svitto, Friburgo e Berna non se la sono cavata molto meglio: circa la metà dei danni da grandine si è verificata in questi nove cantoni.
In Ticino record di danni da fulmine - Ma uno dei dati di rilievo che emergono dall'indagine effettuata da Axa riguarda il Ticino, che stando a queste rilevazioni detiene il record di danni da fulmine. I numeri dicono che nell’ultimo decennio il rischio si è rivelato di sei volte superiore a quello del resto della Svizzera. In questo cantone il rischio di danni da fulmine è inoltre risultato addirittura di oltre 30 volte superiore a quello di Basilea-Città, Nidvaldo e Vaud. Il motivo? È presto detto: «Quando l’aria caldo-umida del Mediterraneo viene sbarrata dalla catena alpina, si formano nuvole temporalesche con forti correnti ascensionali e discensionali e un’elevata tensione elettrica che viene scaricata con i fulmini» spiegano da AXA.
I costi per l'assicurazione oscillano tra 50 e 300 milioni di franchi all'anno - Quasi del tutto risparmiati da questo fenomeno estremo sono stati invece i cantoni Sciaffusa, Ginevra, Grigioni, Glarona, Vallese e Turgovia. Axa rileva che per l’assicurazione i costi legati a questo genere di danni oscillano tra i 50 e i 300 milioni di franchi all’anno.
Nel 2022 vi sono stati 38mila sinistri, i danni ammontano a 144 milioni di franchi - Lo scorso anno sono stati registrati 38 000 sinistri e danni per 144 milioni di franchi. Gli anni record – ossia quelli che hanno fatto registrare oltre 40 000 sinistri o un onere dei sinistri superiore a 150 milioni di franchi – sono stati il 1999, il 2004, il 2005, il 2009, il 2012, il 2013 e l’eccezionale 2021. «Constatiamo però che oggi gli episodi di maltempo sono più improvvisi e più intensi di un tempo. Le piogge sono cioè più forti, i chicchi di grandine spesso più grandi», spiega Stefan Müller, responsabile Sinistri Assicurazioni cose presso AXA. «Si sono così creati nuovi pericoli. Nelle aree densamente popolate, ad esempio, la pioggia torrenziale può trasformare le strade in fiumi minacciosi e finire letteralmente per sommergere i garage sotterranei».
Svitto: il cantone più colpito dalle inondazioni - Negli ultimi dieci anni il cantone più colpito dai danni da inondazione è stato Svitto, seguito da Turgovia, Lucerna, Soletta e Argovia. In queste zone AXA ha rilevato oltre un terzo dei danni da inondazione notificati, «anche se è bene ricordare che alcuni eventi hanno pesato molto più di altri». Nell’ultimo decennio, invece, i cantoni Nidvaldo, Vaud, Uri, Grigioni e Basilea-Città sono stati perlopiù risparmiati dalle inondazioni. Le misure preventive adottate da Confederazione, cantoni e comuni hanno inciso positivamente sull’entità dei danni. «Gli investimenti, ad esempio per gallerie di scarico per il deflusso dell’acqua, bacini di ritenuta, innalzamento delle dighe o messa a punto della carta nazionale dei pericoli di piena, stanno dando i loro frutti», afferma Stefan Müller.
Ecco come proteggere i propri beni - Osservando alcune misure precauzionali è possibile ridurre il rischio di danni da maltempo. Questi alcuni suggerimenti che gli assicuratori di AXA invitano a seguire: «In caso di instabilità meteorologica, app con notifiche push segnalano l’arrivo di fenomeni temporaleschi rapidamente e con precisione geografica. Se è previsto vento forte, si dovrebbero fissare o riporre al coperto gli oggetti mobili come le sedie da giardino e riavvolgere le tende da sole. In presenza di piogge abbondanti vanno inoltre mantenuti liberi gli scarichi dell’acqua e chiuse le finestre».
E se l’acqua minaccia di penetrare nell’edificio? «Gli oggetti preziosi e più sensibili all’umidità dovrebbero essere collocati in alto. In caso di grandine converrà invece mettere al riparo i veicoli e riavvolgere le tapparelle. Molti forse non lo sanno, ma la grandine non rappresenta un rischio per le finestrature, mentre può danneggiare fortemente le tapparelle», prosegue Stefan Müller.