La sesta edizione della Giornata della lettura ad alta voce celebra la figura del padre-lettore.
BELLINZONA - Tutti conserviamo nei ricordi più intimi della nostra infanzia la tanto attesa “storia della buonanotte”. Un momento di condivisione con la mamma o con il papà che pazientemente partecipavano alle nostre letture serali. Ed è proprio su questi ricordi che si ispira la sesta edizione della Giornata della lettura ad alta voce in programma il 24 maggio in tutta la Svizzera. Un momento per celebrare un rituale centrale nello sviluppo di un bambino.
Il focus dell’evento sarà posto sul maggiore coinvolgimento delle voci maschili, in particolar modo della figura del padre lettore. Un ruolo non ancora così diffuso all’interno delle famiglie. Abbiamo incontrato due dei testimonial ticinesi per l’evento, Luca Cereda, allenatore della prima squadra dell’Ambrì-Piotta e Mattia Croci-Torti, allenatore del Football Club Lugano.
Ti capita spesso di leggere una storia o una fiaba a tuo figlio?
Mattia Croci-Torti: «Leggo spesso alla mia bambina più piccola prima di dormire, lo trovo un momento molto intimo, piacevole, rilassante che migliora il legame genitore – figlio».
Luca Cereda: «Sì, con quattro figli non mancano sicuramente le possibilità. Soprattutto quando sono piccoli apprezzano davvero questi momenti prima di mettersi a letto. Poi crescendo si divertono anche a leggere da soli».
Perché è importante trovare un momento di lettura prima della buonanotte?
Mattia Croci-Torti: «Perché grazie a una bella storia, con un bel lieto fine, possiamo far andare a letto il nostro bambino più sereno, rilassato, sorridente e soprattutto felice».
Luca Cereda: «Per prima cosa trovo che sia un buon momento di ricerca della calma, sia per i bimbi che per noi grandi. Secondariamente trovo si impari sempre qualcosa; dalla creatività al lessico, dall'immaginazione a magari dei fatti storici».
Chi decide cosa leggere?
Mattia Croci-Torti: «Solitamente il genitore dà le opzioni e il bambino decide quale storia leggere».
Luca Cereda: «Sempre il bambino. È lui che va alla libreria e sceglie il suo libro della buonanotte».
Perché secondo te il padre-lettore è una figura ancora poco diffusa?
Mattia Croci-Torti: «Forse perché le mamme ci tengono più di noi papà a quel momento speciale che lega i genitori ai propri figli prima di dormire. Nel mio caso, io ho sempre avuto il piacere di condividere questo momento con la mia compagna. Il fatto di essere spesso via di casa rende questo momento ancora più speciale. Ci tengo sempre a leggere un libro, un racconto, o ad animare un libro pieno di illustrazioni».
Luca Cereda: «Non saprei. A casa nostra non c'è una vera abitudine. Sia la mamma che il papà leggono la storia ai bimbi. Nel caso in cui tutti e due siamo disponibili lasciamo scegliere a lui».
Quali ricordi hai della lettura ad alta voce durante la tua infanzia?
Mattia Croci-Torti: «Solo ricordi felici e tutti legati a mia mamma, che da brava maestra d’asilo non ha mai lasciato me e mia sorella senza un racconto prima di chiudere gli occhi».
Luca Cereda: «Mi ricordo soprattutto delle storie lette che mi hanno fatto progredire tanto a livello di immaginazione. Creare la storia nella propria testa era bellissimo».
In Ticino, sull'arco della Giornata di mercoledì 24 maggio sono in programma numerosi eventi pubblici sparsi sul territorio (qui il programma completo).