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CANTONEQuindici metri in più per la Diga del Sambuco: «Una priorità»

11.07.23 - 12:18
Sono stati presentati oggi i prossimi passi del progetto (sostenuto dalla Confederazione) che fornirà più acqua alle turbine ticinesi.
Cantone
Quindici metri in più per la Diga del Sambuco: «Una priorità»
Sono stati presentati oggi i prossimi passi del progetto (sostenuto dalla Confederazione) che fornirà più acqua alle turbine ticinesi.

BELLINZONA - Il Ticino ha fame d'energia. E per garantire una maggior sicurezza indigena nell'approvvigionamento, in un periodo particolarmente difficile per la produzione idroelettrica dovuto principalmente alla siccità (anche per questo l'AET nel 2022 ha fatto registrare la perdita più alta della propria storia), il Cantone ha deciso di innalzare la Diga del Sambuco di quindici metri. Secondo uno studio di fattibilità con questo potenziamento si potrebbe infatti aumentare la produzione invernale di 46 Gigawattora (GWh) contribuendo a diminuire i problemi di approvvigionamento nella stagione fredda.

CdSI quindici progetti che hanno ricevuto la benedizione del DATEC.

La benedizione del DATEC - Un progetto, quello dell'innalzamento del bacino situato nel Comune di Lavizzara e che blocca di fatto il corso del fiume Maggia, che rientra tra i quindici progetti di potenziamento delle centrali ad accumulazione esistenti che vennero giudicati sostenibili dal profilo «ambientale», «tecnico» ed «economico» dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) nel 2021. E di cui oggi il Cantone, l'Azienda Elettrica Ticinese e le Officine Idrolettriche della Maggia (OFIMA) hanno presentato i passi successivi. Il primo a prendere la parola è stato il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE), Christian Vitta. «È con soddisfazione che quest'oggi diamo un importante aggiornamento sull'innalzamento della Diga del Sambuco in Alta Val Lavizzara. È un progetto prioritario per aumentare la produzione idroelettrica invernale nel nostro Cantone e per favorire di riflesso la sicurezza dell'approvvigionamento energetico». 

Una dipendenza da spezzare - Vitta ha poi ricordato che il popolo svizzero nel 2017 ha approvato la strategia energetica 2050 che prevede un abbandono graduale del nucleare, con la dismissione delle centrali che porterà a una riduzione di 22 TWh di produzione indigena all'anno. A questo fatto va poi sommato pure l'obiettivo di decarbonizzare la produzione di calore, la mobilità e diversi settori industriali - dando seguito al sì sulla Legge sul clima fuoriuscito lo scorso diciotto giugno dalle urne - con il conseguente aumento dei consumi pari a 14 TWh. «A medio termine - ha precisato Vitta - la Svizzera diventerà quindi ancora più dipendente dall'estero. E sappiamo cosa vuol dire. Soprattutto in un periodo in cui la mancanza di un accordo bilaterale con l'Ue e il conflitto in Ucraina hanno messo in evidenza i limiti di questa dipendenza».

Tre obiettivi - Per ridurre questa dipendenza Cantone e Confederazione si sono rimboccati le maniche e hanno proposto tutta una serie di misure che attualmente sono al vaglio del Parlamento federale. «Gli obiettivi - ha spiegato il Direttore del DFE - sono quelli di raggiungere i 39 TWh di energia rinnovabile di nuova produzione entro il 2050, di incrementare la produzione invernale entro il 2040 e di introdurre di un meccanismo della riserva di stoccaggio». 

CdSI due pilastri di produzione elettrica del futuro.

I due pilastri svizzeri - La produzione futura si baserà quindi su due pilastri: il fotovoltaico (in fase di crescita esponenziale) e l’idroelettrico, che manterrà il ruolo di colonna portante dell’approvvigionamento energetico svizzero. «L'innalzamento della Diga del Sambuco - ha ricordato Vitta - rientra a pieno in questo disegno».

CdSGli scenari previsti nel 2050.

Le priorità ticinesi - Gli obiettivi ticinesi riportati nel Piano energetico e climatico cantonale (PECC) ricalcano, ovviamente, quelli della Confederazione. Per il nostro Cantone le priorità sono la riduzione dei consumi e delle emissioni e l'aumento della produzione tramite fotovoltaico e idroelettrico. «Sono obiettivi molto ambiziosi», ha ammesso Claudio Zali, precisando che il Dipartimento del Territorio (DT) si sia posto la priorità di produrre di più senza «mortificare» ulteriormente l'aspetto ambientale. «La speranza è di ridistribuire addirittura un po' d'acqua all'ambiente in futuro».

CdSCosa cambia.

Il progetto - Nello specifico Il progetto prevede di innalzare la diga di quindici metri, portandola dagli attuali 130 a 145 metri di altezza. Un intervento che consentirà di aumentare del 27% la capienza del lago, per un totale di 80 milioni di metri cubi, corrispondenti a un potenziale di 46 GWh di energia invernale supplementare. «Ed è proprio questa capacità - ha precisato il Direttore dell'OFIMA Marold Hofstetter - che ha convinto la Confederazione a inserire il Sambuco tra i quindici progetti nazionali. Una capacità che in Ticino è seconda solo a quella della diga del Luzzone». Un altro punto a favore è la conformazione della valle che permette «un ampliamento del bacino e della diga con un impatto limitato a livello ambientale e paesaggistico».

CdSI cinque cantieri che rientrano nel progetto.

Cinque cantieri - Il progetto comprende cinque cantieri. A quello principale relativo all'innalzamento della diga del Sambuco si affiancheranno infatti il rinnovo completo e il potenziamento della centrale di Peccia, che sarà dotata di due nuovi gruppi di produzione e di due pompe più potenti, lo spostamento della strada Sambuco-Naret e l'ampliamento del pozzo piezometrico e del bacino di compenso.

Nelle mani dell'AET - L’impianto di Peccia passerà nelle mani di AET nel 2036, come stabilito dal processo di riversione degli impianti di OFIMA votato dal Gran Consiglio ticinese nel giugno del 2021. Il progetto di innalzamento della diga del Sambuco viene quindi sviluppato congiuntamente dall’attuale e dal futuro proprietario sotto la supervisione del Cantone. 

CdSIl nuovo impianto dovrebbe entrare in funzione nel 2030.

Le quattro fasi - Conclusi gli studi di fattibilità e gli esami ambientali preliminari e avviata la procedura di modifica del Piano direttore cantonale, l’innalzamento è ora entrato nella fase di progettazione di massima. OFIMA e AET prevedono di ottenere le necessarie autorizzazioni nei prossimi anni, per avviare la fase esecutiva entro il 2026. I lavori di innalzamento della diga e quelli di rinnovo della centrale si protrarranno per quattro anni e richiederanno un investimento di oltre 120 milioni di franchi. «La spesa è ingente, ma fino al 60% dei costi potrebbe venir coperto dalla Confederazione e questo è un grosso vantaggio», ha precisato il Direttore dell'AET Roberto Pronini ricordando come questo enorme cantiere potrebbe avere anche «un ritorno d'immagine» e «un potenziale turistico» per l'Alta Valle Maggia, come già successo in Leventina per la centrale del Ritom. 

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Il progetto forse non è ben spiegato, ma sembrerebbe che anche quì utilizzino il sistema di pompaggio verso l'alto a partire dal bacino di compensazione di Peccia, come avverrà d'altronde al Ritom. Per cui il livello del lago in circostanze normali verrebbe sempre mantenuto.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Prova a passare sul sito dell'ofima, strusando un po' trovi lo schema di funzionamento degli impianti della Maggia. A Piano di Peccia arriva acqua da Robiei, poi viene pompata al Sambuco (oggi). Di per sé il progetto porta solo ad aumentare la capienza e la capacità di pompaggio, già oggi buona parte dell'acqua al Sambuco non proviene direttamente dai fiumi sovrastanti. Diciamo che questa parte è sufficientemente chiara a chi ha un minimo di tempo da dedicarci (non è scienza aerospaziale, sopra tutto a livello dilettantesco e senza troppe pretese). Inoltre si è ancora al progetto di massima, ne mancano di passaggi prima di gettare la prima colata di beton.¶ Quello che risulta poco chiaro è tutto il contorno, dalle previsioni del DT, alla sproporzione d'istallazione auspicata fra solare e idroelettrico (totalmente sbilanciate). Diciamo che non si capisce il perché di così poco idroelettrico a fronte di così tanto fotovoltaico, di dove verranno messi quei 39 TWh e di come li si compenseranno 37.5GW negli orari notturni e nei periodi invernali. Il documento del cantone è redatto male, dati non ne vengono forniti e letteralmente sono incomprensibili i passaggi che hanno portato a determinate conclusioni e scelte. Lavoro fatto male e dilettantesco, cosa che purtroppo ho già notato in passato da documenti dal medesimo dipartimento.

Sciguetto 1 anno fa su tio
Calcolando che TUTTO funzionerà con energia elettrica (auto, moto, bus, camion di ogni tipo, macchine movimento terra, elicotteri ecc. ecc. ecc.) come può, il consumo, DIMINUIRE di quasi la metà? Qualquadra non cosa…

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sciguetto
Di per sé è possibile prevedere un calo dei consumi energetici, la mobilità elettrica per esempio consuma meno energia rispetto a quella endotermica (benzina, diesel, ...). Nemmeno io mi spiego bene come sia possibile annullare nell'arco di pochi decenni il consumo energetico fossile mantenendo però costante il consumo elettrico. Inoltre è poco chiaro dove finirà la potenza solare istallata visto che la capacità idroelettrica non segue quella solare. Diciamo che non si capisce molto né delle basi sulla quale è stato redatto il documento né se effettivamente le previsioni sono affidabili perché quel poco che viene esposto risulta poco credibile (d'altronde il dipartimento del territorio non brilla per carte fatte decentemente, vedi pure documentazione riguardante la teleferica nella stessa regione, diciamo scarsa).

Poraccio 1 anno fa su tio
Con tutti i luminari di tio dovremmo fondare il partito della betola, diamine ne sanno sempre una più degli esperti

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
Beh, evidentemente quello che succede oggi non può passare inosservato e mette in ogni uno di noi tanti dubbi. La continua propaganda e il sotterfugio ambientalista a me pare che ci sta fregando tutti, mi sembra più una lotta di classe a senso unico, dall'alto verso il basso, un vero massacro. Da un lato i signori delle big tech e dell'alta finanza e dall'altra gli sfruttati delle piccole imprese, delle partite Iva, dei ceti medi. Tutti quelli che vivono del proprio lavoro subiscono le aggressioni di classe dall'alto. I padroni in alto, sono quelli che devastano l'ambiente nel nome del profitto che con il sotterfugio della ‘’green economy’’ possono moltiplicare all'infinito il loro business inventandosi le fonti rinnovabili a suon di …., e si mettono pure la coscienza a posto: facendo credere al mondo intero che hanno a cuore l'ambiente, come fa l’OMS con il Covid allorché le cose stanno in maniera diametralmente opposta. Grazie a questa narrazione ideologica e all’addomesticamento del consenso fanno credere che a devastare l’ambiente siamo noi, gli indesiderati che non possiamo permetterci questi strumenti mentre loro si. Ricordiamoci che sono loro a passare come quelli che devastano l'ambiente proprio perché sono loro a non essere corretti con l’ambiente e non noi che facciamo nel nostro piccolo già tanto. Quindi esperti si esperti no, alla fine è il buon senso che fa la differenza.

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a Tracy
Senza conoscenze approfondite non può esserci il buon senso, solo presunzione. Rido perché tutte queste discussioni non c'erano negli anni 90 quando la diga del luzzone è stata alzata di 15 m. Anche li era propaganda ambientalista? No in quel caso proprio gli ambientalisti erano contro. Si vuole produrre più energia pulita in casa propria e basta, ma qua si tirano in ballo propaganda, teorie del complotto e immancabilmente covid e oms. Siete psi cop atici

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
Negli anni 90 l'acqua era abbondante, e non c’entra il complotto cui. L'alluvione del 1999 è stata definita "l'alluvione del secolo" perché era piovoso soprattutto sul versante nord delle Alpi e nella Svizzera tedesca. Allora cera tanta acqua e tanta neve ma oggi la neve non c`è più e l’ acqua viene a mancare per via della cecità, quindi l’acqua da dove arriva ?. Le abbondanti piogge ci saranno sempre più nei paesi alluvionati, nei paesi poveri e da noi? Il buon senso invece dice che sarebbe meglio agire sulla prevenzione creando città spugne, come per esempio usare tetti verdi, coperti di vegetazione che assorbano l’acqua piovana e contribuisce a limitare le inondazioni. I tetti verdi (tetti che sono coperti dalla vegetazione), per loro stessa natura, assorbono l'acqua piovana e contribuiscono a limitare le inondazioni e impedisce il sovraccarico degli impianti fognari, neutralizza l'effetto delle piogge acide riducendo l’inquinamento. Sono diventati molto popolari in tutta Europa ma da noi in Svizzera non se ne vedono tanti, anzi si preferisce il bettone e tagliare gli alberti e finanziare le start-up .

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Io credo , al contrario dei soliti brontoloni...,che hanno fatto piú di uno studio sul progetto in questione e mi sembra molto positivo l'obbiettivo proposto.

F/A-19 1 anno fa su tio
Come già detto sotto non capisco se chi ci governa ci prende in giro o sono stolti di loro. Di acqua dalle montagne ne scenderà sempre meno e questi scenziati pensano di fare scorta di acqua. Ma siamo seri!

Astalavista 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Che cacata di progetto 🤔😅 ma, se si stenta già a vederla piena, sta diga, 15 metri in più... quando saranno ammortizzati i costi !? Strano che, non si parli di pannelli fotovoltaici o risparmiare sulle illuminazioni notturne 👍🤔 esempio ...

curiuus 1 anno fa su tio
I soldi servono per essere spesi, tanto poi te li ridà il contribuente...

L HOST 1 anno fa su tio
Ma sono rilevanti 15 metri in più se già di base il livello dell acqua fa fatica ad essere più alta di quanto non sia già? Non è che per caso dobbiam spendere qualche soldino qua e la in boiate per aumentare le tasse?

Granzio 1 anno fa su tio
Come pensano di riempirlo (1461 metri di altitudine) se già ora non si riempie più adeguatamente ? Progetto che serve o specchietto per allodole ?

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a Granzio
Appunto!
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