«Per realizzarlo ho scelto il giorno del compleanno di mia mamma. Mi ha dato la forza», racconta il 33enne.
BELLINZONA - Una camminata sulle mani da 1’364 scalini in un'ora. Per un totale di 68 piani. È un risultato che è ora stato confermato essere ufficialmente un nuovo Guinness World Record quello ottenuto lo scorso 27 novembre da Kevin Delcò, recordman ticinese e istruttore di parkour e freerun.
Un giorno speciale - Il 33enne bellinzonese ha completato la sua impresa alla Messeturm di Francoforte, alta 256,5 metri. «Ho scelto la data del 27 novembre perché è il giorno del compleanno di mia mamma», spiega a Tio/20minuti, «è così che ho trovato la forza e la motivazione vincente per portare a terminare questa sfida». E di grinta, in effetti, ce ne è voluta moltissima: «Arrivato al 29esimo piano sono risalito con l’ascensore fino all'ultimo, il 61esimo, per avere a disposizione ancora tutta la torre in caso fossi andato oltre alle aspettative. Avanzando verso il punto di partenza ho però accidentalmente urtato un interruttore della luce e ho rimediato un crampo alla mano destra che mi ha fatto soffrire fino alla fine».
A questo si sono poi aggiunte le fiacche. «Dopo 40 piani hanno iniziato a moltiplicarsi e sono scoppiate. Il tutto ha reso gli ultimi minuti una lotta contro il dolore». L’incessante determinazione di Delcò ha però dato i suoi frutti, portandolo a conquistare il record del mondo per il maggior numero di scalini scesi in handstand in un'ora.
Ma lo sportivo ticinese guarda già oltre: «In futuro ho in previsione di scendere la Tour Eiffel e la torre più alta del mondo: il Burj Khalifa di Dubai.
Oltre gli ostacoli - Per Delcò camminare sulle mani è però molto più di un’attività fisica. «Questo gesto straordinario è diventato il simbolo della mia forza interiore e resilienza», racconta. «La mia vita non è stata priva di sfide. Ho dovuto affrontare momenti difficili e situazioni che sembravano insormontabili. Camminare sulle mani è diventato il mio modo di superare gli ostacoli, sia fisici che mentali». A Francoforte questa consapevolezza si è rafforzata: «Ho dedicato ore e ore al giorno all’allenamento, lavorando duramente per migliorare le mie abilità e incrementare la mia resistenza. Ogni passo, ogni scalino che ho conquistato durante quella giornata memorabile è un simbolo della mia trasformazione personale e crescita interiore».