Inserite nella lista del patrimonio culturale immateriale anche la Bandella e la Filiera della lana in Val Verzasca
BELLINZONA - Il patrimonio culturale immateriale svizzero continua a crescere. La Lista delle tradizioni viventi, creata nel 2012 dall'Ufficio federale della Cultura, è infatti stata ampliata con 29 nuovi titoli, di cui tre solo in Ticino e con un'attenzione particolare alla sostenibilità ecologica.
A risaltare maggiormente nella lista aggiornata sono le attività praticate e coltivate da ampie fasce della popolazione, come l'escursionismo. Sono contenute anche, si legge in un comunicato odierno, «anche conoscenze e abilità praticate e tramandate da gruppi e comunità minori, come per esempio la fusione delle campane per bovini tipica dei Cantoni di Berna, Friburgo, Neuchâtel e Vallese. Per la prima volta compare nella Lista anche una tradizione della cultura digitale: nella cosiddetta scena demo si riuniscono regolarmente persone appassionate di programmazione per creare insieme animazioni digitali».
Lato Ticino, nella lista sono state inserite la Bandella, la Filiera della lana in Val Verzasca e le Pratiche sociali legate al culto dei morti. Facevano già parte della lista Castanicoltura, castagne et marronai, Copertura e riparazione dei tetti, Cultura dei grotti nella Svizzera italiana, Fiere di San Martino et di San Provino, Gotthard-Geschichten, Milizie storiche, Novena di Natale a Morcote, Processioni della Settimana Santa di Mendrisio, Sternsingen e Rabadan e il carnevale in Ticino.