Il Municipio snocciola alcuni dati su richiesta di Stefano Tonini ed altri consiglieri comunali
CHIASSO - Oltre 400 interventi in poco più di otto mesi. Dal primo gennaio ad oggi la Polizia comunale di Chiasso è intervenuta in 215 occasioni per reati commessi da richiedenti l'asilo. Sono state invece 200 le richieste d'intervento per le quali non sono stati riscontrati reati. Le cifre, fornite dal Municipio di Chiasso, giungono in risposta all'interrogazione dei consiglieri comunali Stefano Tonini, Daniela Bonacina, Renato Banditelli e Selma Caselli, e fanno riferimento al comportamento degli ospiti dei centri federali per l'asilo.
Nella risposta vengono anche elencate le tipologie di reato: furto, taccheggio, lite, rissa, scippo, ubriachezza e schiamazzi. «La stragrande maggioranza - si legge ancora nella risposta del Municipio - ricade sotto la categoria a querela di parte, mentre solo una minima parte è costituita da reati perseguibili d'ufficio». A livello statistico, il Municipio non riesce a fornire una differenziazione per nazionalità, catalogando i reati commessi solo per tipologia. «In seguito alla denuncia - viene sottolineato - la procedura viene seguita dalla SEM».
Sempre in risposta all'interrogazione, l'Esecutivo cittadino precisa anche che non sono stati emanati divieti di accesso da parte del Comune «in quanto non esiste una base giuridica che lo permetta» e non sono state nemmeno emanate imposizioni di territorio, «in quanto il Codice Penale prevede tale misura unicamente per crimini o delitti, mentre i casi in questione non rientrano in quelle categorie».
Sulla base di quanto sopra, il Municipio ritiene dunque «adeguato» l'effettivo degli agenti di polizia che, per questo motivo, non verrà adeguato. Per quanto riguarda invece gli interventi dei pompieri, «quasi tutti per falsi allarmi», sono state implementate apposite misure «per impedire un loro ulteriore verificarsi».
Dulcis in fundo il conto. Il costo causato da tutti questi interventi è di 68 mila franchi, che però non sono a carico del Comune. «E lo stesso - precisa la Città - dicasi degli interventi del Servizio Autoambulanza Mendrisiotto e del dispendio insorto».