Verrà conferito allo scrittore e attivista per la pace per non aver «mai perso l'umanità nell'inferno di Guantánamo»
LUGANO - Perché non ha mai perso l'umanità. Il"Premio Marco Borradori - In tutto ciò che genera bellezza" verrà conferito a Mohamedou Ould Slahi (qui la nostra intervista), oggi scrittore e attivista per la pace e che in passato è stato ingiustamente recluso per 14 anni a Guantánamo perché sospettato di aver partecipato all'organizzazione dell'attentato delle Torri Gemelle del 2001, ma senza mai essere formalmente accusato. È stato scagionato nel 2016 dopo una lunga lotto giudiziaria.
Lo scrittore mauritano riceverà la statuetta ideata dall'artista Selim Abdullah in quanto, si legge in una nota, «non ha mai perso l'umanità nell'inferno di Guantanamo, piantando un seme nella terra brutale della tortura dal quale è germogliato un bellissimo fiore di pace, amicizia e libertà. Come ha scritto Dante nel canto di Ulisse, fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza: un accorato appello sempre attuale contro l'imbarbarimento dell'essere umano».
Il premio sarà consegnato da Carlotta Borradori, dal Sindaco Michele Foletti e dal Vicesindaco e Capo Dicastero Cultura Sport ed Eventi Roberto Badaracco prima dell'incontro di Mohamedou Ould Slahi con il pubblico di Endorfine Festival il 16 settembre alle 15.
Il 16 settembre alle 20.15 al Cinema Iride verrà proiettato il film in lingua inglese"In Search of Monsters" del regista John Goetz. Il film racconta per immagini la straordinaria storia di Mohamedou.