Stando a un recente studio, nel nostro cantone non è stato rispettato il termine di pagamento per il 26% delle fatture emesse.
BELLINZONA - Le aziende ticinesi sono seconde in Svizzera solo a quelle di Zugo nei ritardi con cui pagano i fornitori: è quanto emerge da un'analisi periodica realizzata dalla società di informazioni economiche Dun and Bradstreet (D&B) del comparto B2B (cioè business-to-business, vale a dire impresa verso impresa). Nel nostro cantone, infatti, il 25,9% delle fatture vengono pagate in ritardo. A Zugo, il 26,8%.
Media nazionale al 18,8% - Complessivamente, in tutta la Svizzera, nel corso della prima parte dell'anno per il 18,8% delle fatture non è stato rispettato il termine di pagamento. Un dato in miglioramento rispetto al il 19,0% registrato nello stesso periodo del 2022, al 19,7% del 2021 e al 21,8% del 2020, primo anno pandemico. Il ritardo medio è però salito da 14,8 a 16,2 giorni, nei due anni precedenti era compreso tra i 13,2 e i 14,5 giorni.
Settori ritardatari - Le differenze settoriali sono comunque importanti. Pagano tardi le aziende attive nel commercio di automobili (33,1%), nella ristorazione (31,8%), nell'editoria (31,5%), nella logistica (25,9%) e nell'industria dell'animazione e del tempo libero (25,1%). I più puntuali sono invece gli artigiani (10,0%), nonché chi opera nel segmento della finanza e delle assicurazioni (11,2%).
Ritardi su base regionale - A livello regionale spiccano i ritardi, come anticipato, di Zugo (26,8%), Ticino (25,2%: il dato è migliorato di 1,6 punti in un anno), a cui seguono Sciaffusa (25,1%), Basilea Città (21,0%), Vaud (20,3%), Friburgo (19,6%) e Ginevra (+19,1%). Tutti gli altri cantoni presentano valori inferiori alla media elvetica, con le realtà più virtuose che hanno sede a Appenzello Interno (8,5%), Uri (9,2%) e Obvaldo (9,8%). I Grigioni si inseriscono al nono posto (14,2%).