L’iniziativa è della Gioventù comunista: «La Svizzera si tenga stretta la sua neutralità e riconosca l'indipendenza della Palestina».
BELLINZONA - «Azione di solidarietà con il popolo palestinese» effettuata oggi a Bellinzona da parte della Gioventù comunista (GC).
Nel comunicato, premettendo che «la morte di civili è sempre qualcosa di drammatico», gli organizzatori sottolineano che «il popolo palestinese è da decenni vittima di bombardamenti e di sistematiche violazioni dei propri diritti». La GC critica anche «l’atteggiamento ipocrita dei media occidentali, sempre pronti a omettere i crimini sionisti, ma attentissimi nel riportare o addirittura amplificare le azioni palestinesi». Allo stesso momento, rivendicano «l’immediata cessazione dei bombardamenti su Gaza» ed esprimono la loro solidarietà «ai civili palestinesi che si vedranno confrontati con le offensive sioniste».
La Confederazione, di fronte a questo scenario, «dovrebbe dal canto suo tenersi stretta la sua neutralità, evitando di schierarsi acriticamente e per partito preso con gli USA e Israele, e al contrario offrire i suoi buoni uffici per mediare affinché l’entità sionista rispetti le risoluzioni dell’ONU, rinunci al blocco di Gaza e si ritiri dai territori occupati». Però, continua la nota, «la Svizzera assume da tempo un atteggiamento fin troppo filo-israeliano e, a differenza di più di 130 altri paesi del mondo, non riconosce l’indipendenza della Palestina».
La Gioventù comunista invita quindi le autorità svizzere a riconoscere ufficialmente la Palestina, «in modo da rispettare la propria neutralità, poter seriamente mettere a disposizione i propri buoni uffici e riaprire così una via di mediazione fra Israele e Palestina e affacciarci verso nuovi orizzonti di pace in tutta la relativa regione mediorientale».