Sono i fondi richiesti dal Governo. «Il restauro è indispensabile per la salvaguardia dell’edificio».
LOCARNO - Il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio con la richiesta di stanziamento di un sussidio complessivo di 1milione 530mila franchi a favore delle Officine idroelettriche della Maggia (OFIMA) per il restauro del palazzo amministrativo a Locarno, bene culturale d’interesse cantonale.
I lavori previsti dal progetto di restauro, in corso di realizzazione, «sono indispensabili alla salvaguardia dell'edificio, che denota seri problemi di conservazione delle sue parti costituenti originali e necessita adattamenti per assicurarne l'utilizzo futuro». Sulla base delle normative in vigore, saranno quindi messe in opera misure per il miglioramento dell'efficienza energetica e della sicurezza, nonché per garantire l'accessibilità ai disabili. «Gli spazi interni saranno inoltre adeguati alle esigenze tecniche e funzionali attuali, al fine di offrire moderni e confortevoli spazi di accoglienza e lavoro in una sede storica che conserva l'elevata qualità architettonica originale».
Il progetto, promosso dalle stesse OFIMA e corrispondente a un investimento globale di14.5 milioni di franchi, è stato elaborato dallo studio di architettura Michele e Francesco Bardelli di Locarno in collaborazione con l'Ufficio cantonale dei beni culturali, che ha sovrainteso alle questioni storiche e di restauro monumentale.
La sede amministrativa delle OFIMA, progettata e costruita nel 1965 dall'architetto locarnese Paolo Mariotta (1905-1972), costituisce un notevole esempio di architettura moderna del secondo dopoguerra nel Canton Ticino. Il palazzo è costituito da un'elegante composizione di volumi, la cui razionale planimetria degli spazi interni riflette l'ordine modulare delle vetrate. Gli slanciati prospetti principali, per la gran parte in vetro e metallo, si alternano a superfici opache in cemento armato, marmo di Lasa (Alto Adige) e intonaco finemente bocciardato, formando un'architettura raffinata in perfetto equilibrio. Il palazzo è immerso in un vasto e curato giardino, in cui trovano posto, oltre alla rigogliosa vegetazione, una grande turbina dismessa e un ampio bacino con tre alti getti d'acqua, elementi con un chiaro riferimento all'attività principale dell'azienda.