Sei minuti di cortometraggio per omaggiare un ticinese che ha contribuito a plasmare una Svizzera moderna.
BELLINZONA/BERNA - Il nome di Stefano Franscini è un nome ancora poco conosciuto nel resto della Svizzera. Ma non in Ticino, dove gli sono state dedicate strade e piazze e gli è riconosciuto quell'importante ruolo che ha svolto nel plasmare una Svizzera moderna e all'avanguardia. In occasione del 175° anniversario della Costituzione federale svizzera, adottata il 12 settembre 1848, Stefano Franscini viene celebrato con un documentario di oltre sei minuti. Un filmato che ne evidenzia l'aspetto di trasformatore sociale, di innovatore, qualità che non gli sono state subito apprezzate da chi all'ora aveva in mano le redini del potere. Stiamo parlando della metà del 1800. Dal 1848 al 1857, Franscini fu membro del Consiglio federale e diresse il Dipartimento federale dell’interno.
Un posto nella storia della Svizzera se l'è conquistato grazie alla creazione dell’odierno Ufficio federale di statistica (UST) avvenuta nel 1860, tanto che oggi nelle scuole è ricordato e studiato come il "padre della statistica". Era convinto che le rilevazioni statistiche e la loro documentazione fossero di fondamentale importanza per prendere decisioni politiche valide ed efficaci. Nel suo libro di ampio respiro intitolato «Statistica della Svizzera» fu il primo a intraprendere un’analisi comparativa della Svizzera.
Ma non è stato solo questo. Franscini ha fornito un contributo determinante per la fondazione del politecnico, l’attuale Politecnico federale di Zurigo (ETH), avvenuta nel 1855. Ha inoltre avviato nel 1850 il primo censimento federale della popolazione.
Il cortometraggio che trovate in allegato al seguente articolo, offre una panoramica sulla sua vita e sul suo lavoro, come pure sull’importanza della statistica nel XIX secolo.