Giorgio Fonio presenta un'interpellanza al Consiglio Federale.
Nel 2022 il Parlamento ha adottato la mozione 20.3736 di Marco Romano che chiedeva al Consiglio federale di prevedere l’integrazione del Mendrisiotto nella rete di collegamenti Intercity a lunga percorrenza. Le Camere federali avevano riconosciuto la necessità di trovare in tempi rapidi una soluzione per far fronte alle problematiche di una regione periferica, ma con una valenza strategica e con importanti problemi di traffico e ambientali.
«Le Autorità federali hanno però comunicato l’intenzione di attuare le richieste della mozione nell’ambito del programma d’offerta nella fase di ampliamento 2035. Le FFS stanno infatti valutando la fattibilità tecnica, le eventuali conseguenze per l'infrastruttura ferroviaria e quelle finanziarie. Tale orizzonte temporale (2035) è però considerato ampiamente insufficiente dagli attori regionali - scrive Giorgio Fonio (Centro) - Il Mendrisiotto è una regione dinamica, a forte componente industriale, commerciale, turistica, universitaria e dei servizi, dove sono insidiate anche diverse aziende di rinomanza internazionale, che deve rapidamente beneficiare di soluzioni in favore di collegamenti ferroviari diretti a lunga percorrenza verso le altre regioni svizzere».
Queste le premesse che anticipano le richieste sottoposte al Consiglio federale e sottoscritte da Alex Farinelli, Greta Gysin, Simone Gianini, Piero Marchesi, Paolo Pamini, Lorenzo Quadri, Bruno Storn e Giorgo Fonio
Qual è lo stato delle analisi in corso presso le FFS? Quali sono i prossimi passi previsti e quali le tempistiche?
Nelle discussioni e nelle valutazioni in corso sono coinvolti gli attori regionali (Cantone e Comuni)?
Considerata la situazione della mobilità nel Mendrisiotto e la chiara volontà politica espressa con l’adozione della mozione 20.3736, non si ritiene l’orizzonte prospettato – il 2035 – troppo di lungo termine per integrare il Mendrisiotto nella rete dei collegamenti ferroviari IC?
Autorità federali e FFS non ritengono opportuno lanciare un forte segnale a favore delle zone periferiche, rendendosi disponibili – d’intesa anche con Cantone e Comuni – a valutare soluzioni, eventualmente anche parziali e transitorie, implementabili già nel breve e medio termine?