L'iniziativa del Collettivo R-esistiamo per ridare «una dignità e uno scopo» a queste persone
BELLINZONA - «Come palle di Natale, che potrebbero brillare di luce propria, ma rimangono “inscatolate” e ingabbiate senza alcuna prospettiva di realizzare i loro sogni e progetti di vita». A questa immagine, il Collettivo R-esistiamo affianca quella dei 111 NEM «persone che hanno visto la loro domanda d’asilo rifiutata in maniera definitiva ma che, malgrado il volere della SEM, non possono essere rimandate nei propri paesi d’origine. Anche perché i loro Paesi d’origine sono Eritrea, Afghanistan, Iran, Irak, Sudan, Somalia…».
«Queste palle - sottolinea il Collettivo - hanno una loro dignità e un loro motivo d’essere, hanno uno scopo, un progetto, anche quando vengono rinchiuse nelle scatole: hanno, infatti, la prospettiva che il prossimo anno potranno addobbare nuovi e vecchi alberi, secondo lo scopo per cui esistono». Ciò varrebbe anche per i 111 «bloccati in un limbo disumano e straziante: non possono andare oltre la scuola dell’obbligo, non possono accedere ad altre formazioni e/o apprendistati, non possono lavorare, non possono formare famiglia o ricongiungersi alla propria, non possono viaggiare: insomma non possono vivere la loro vita (come chiunque di noi)».
Al loro grido silenzioso, il Collettivo vuole dare voce con un presidio/flashmob che si terrà il 6 gennaio 2024 alle ore 14,00 presso la stazione di Bellinzona.