Una nuova (assai probabile) truffa inizia a fare capolino su WhatsApp. Ecco cosa c'è da sapere
LUGANO - Una chiamata WhatsApp che arriva all'improvviso, l'immagine di una bella ragazza e un numero con un prefisso decisamente esotico.
Da alcuni lettori di tio.ch è arrivata la segnalazione di una singolare novità, con ogni probabilità truffaldina, che - almeno al momento - sembra sfuggire alle catalogazioni degli esperti.
«In base alle informazioni attualmente in nostro possesso non possiamo fornire indicazioni dettagliate a riguardo», ci confermano dall'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS), «va detto che sempre più spesso i truffatori non inviano più email o messaggi social, ma chiamano direttamente. In molti casi una telefonata può apparire più credibile», ci spiega il portavoce Max Klaus.
Fermo restando che i nostri lettori non hanno risposto, cosa potrebbe capitare? «Le possibilità sono diverse, può trattarsi di una truffa romantica - in cui si tenta di “sedurre” il malcapitato per derubarlo - oppure legata al lavoro, con falsi headhunter che offrono lavori da sogno inesistenti (o truffaldini) così come proposte di investimenti che poi si rivelano dei “buchi neri“».
Il modo migliore di comportarsi, secondo l'UFCS, è quello a prova di bomba: «La nostra raccomandazione è quella di non rispondere per nessun motivo o, quantomeno, chiudere la chiamata il prima possibile».
Dello stesso avviso è la Polizia Cantonale: «in presenza di telefonate da parte di sconosciuti, una sana diffidenza è auspicabile. Infatti in linea generale i truffatori utilizzano numeri sconosciuti, spesso con prefissi internazionali, per cercare di ingannare le loro vittime. Questi numeri, se richiamati, possono portare a costi sensibilmente maggiorati sulla bolletta telefonica o al furto di dati personali», ci conferma via portavoce.
«Per proteggersi dalle truffe telefoniche, è importante essere sempre vigili e scettici nei confronti di chiamate non richieste. Non fornire mai informazioni personali o finanziarie a chi chiama, a meno di non essere certi della loro identità e dell’autenticità della chiamata. Se avete dubbi, è sempre meglio riagganciare e contattare direttamente l’istituzione o l’azienda che la persona afferma di rappresentare», conclude la Cantonale.