Nel cantone non si registrano incrementi particolari di casi di malaria, tubercolosi e scabbia.
BELLINZONA - «La situazione, in Ticino, è piuttosto stabile». Nei giorni scorsi, i media d’Oltre Gottardo segnalavano una crescita dei casi di malaria, tubercolosi e scabbia nella Confederazione. Malattie considerate “antiche”, ma tornate in “auge” a causa, soprattutto, dell'incremento dei viaggi e delle migrazioni. Stando però alle cifre sulle malattie infettive fornite dall’Ufficio federale della sanità pubblica, si nota come nel nostro cantone non si registrino particolari oscillazioni.
Malaria: cifre stabili dal 2021 - Nello specifico, per quanto riguarda la malaria, in Ticino i casi dichiarati nel 2023 sono stati 4. Il dato è lo stesso dal 2021. In tutta la Svizzera, la cifra parziale del 2024 (aggiornata a fine marzo) è 82. Nel 2023, invece, le dichiarazioni annuali sono state 348. Segna il “picco” il canton Vaud con 81 segnalazioni. Segue Ginevra (67) e Zurigo (55).
Tubecolosi: malati in calo - Invece, in relazione alla tubercolosi, i casi in Ticino nel 2023 sono stati 13 (erano 15 nel 2021 e 14 nel 2022). In totale, nella Confederazione, nel 2023 le dichiarazioni sono state 418: a fine marzo, invece, i dati segnano 82. Il cantone con il maggior numero di malati è Zurigo con 94. Segue il canton Vaud (49) e Ginevra (46).
«La situazione in Ticino è stabile» - «Osservando le cifre relative alle due malattie - scrive, da noi contattato, l’ufficio del medico cantonale - si può notare come la situazione in Ticino risulti piuttosto stabile», fatte salve piccole oscillazioni. Inoltre, «notiamo che anche i dati a livello svizzero non sembrano mostrare un chiaro trend».
Scabbia: «Non c'è una tendenza chiara» - Invece, per quanto riguarda, la scabbia e i pidocchi «non essendo malattie a dichiarazione obbligatoria non ci è possibile conoscere dettagliatamente la situazione che tuttavia, dalle segnalazioni spontanee che riceviamo, appare fluttuante senza una tendenza chiara».