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CANTONEIl lavoro inclusivo arriva da Coop

04.06.24 - 11:25
Un progetto che punta all'integrazione delle persone con disabilità.
Ti Press
Fonte Coop
Il lavoro inclusivo arriva da Coop
Un progetto che punta all'integrazione delle persone con disabilità.

CASTIONE - Rafforzare l'inclusione sociale tramite un progetto di integrazione: è l'obiettivo della collaborazione tra la Fondazione Diamante e Coop. Dal 2 maggio scorso, un gruppo di collaboratori della fondazione ha infatti cominciato a lavorare nella filiale di Castione.

«I ritmi del mondo del lavoro - spiega bene Tiziano Conconi, responsabile di struttura per la Fondazione - sono diversi da quelli delle nostre strutture e sono uguali per tutti, per qualsiasi impiegato. Il fatto di fare un lavoro riconosciuto, per un’azienda con cui si ha familiarità come la Coop, di essere collaboratori come tutti gli altri colleghi di Coop e avere una routine, sono tutti elementi che permettono ai nostri collaboratori di sentirsi parte integrante del team di Coop e assumere compiti utili e valorizzanti».

«Intregrazione al lavoro» è il titolo del progetto, promosso anche dal capo vendita Dario a Marca e dal responsabile delle risorse umane della Regione di vendita Ostschweiz-Ticino Thomas Maurer, che ha permesso per la prima volta nel negozio Coop di Castione l'impiego di persone con disabilità, consentendo loro di svolgere una regolare attività lavorativa, contando sul supporto di un educatore per diverse mansioni.

Tra i diversi collaboratori c'è Simone Macchi che fin da piccolo - racconta nel comunicato diffuso - veniva proprio alla Coop di Castione a fare la spesa. Cristina Fontana è attiva nel Non Food, le piace essere attorniata dai prodotti per la cura della persona: «conosco gli shampoo a memoria» racconta felice. «Anche io lavorerei in quel reparto» dichiara sorridente Alyssia Gigantelli, «mi piacerebbe lavorare in mezzo ai trucchi e ai prodotti di bellezza». A entrambe, come anche a Sharon Onorato, piace il ramo della vendita e avere la possibilità di lavorare a contatto con la gente: non è un fattore scontato, tutt’altro, stare «in un contesto pubblico» comporta nuove sfide per alcuni collaboratori poiché questo elemento differenzia il lavoro in filiale dall’attività in diversi laboratori protetti della Fondazione.

In questi giorni, andare a lavorare, è diverso anche per tutti i collaboratori della filiale di Castione. «I nostri nuovi colleghi - racconta Silvano Oncelli, gerente del negozio Coop di Castione - ci permettono di mettere per un momento la routine quotidiana in pausa e aprire l'orizzonte alle piccole cose, come un saluto con la stretta di mano, guardandosi negli occhi, che è fondamentale per trasmettere loro sicurezza. Una delle tante cose belle e che apprezzo è il complimento spontaneo, una cosa che i collaboratori della Fondazione Diamante non di rado fanno: gradiscono i nostri gesti e non mancano di farcelo sapere. Sono molto cordiali e sono felici di lavorare con noi» riferisce Oncelli.

Per la Maria-Luisa Polli, direttrice della Fondazione Diamante si tratta di un progetto che promuove concretamente una cultura inclusiva. Offrendo più postazioni di lavoro e compiti specifici in uno spazio legato alla comunità locale e nel settore della vendita, permette agli utenti di confrontarsi, interagire con colleghi e clienti, nonché di impegnarsi in un progetto a lungo termine. «Da decenni - puntualizza - la Fondazione Diamante collabora con diverse aziende ticinesi, sensibili all’inserimento di collaboratori a beneficio di una rendita AI».

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