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A soli otto mesi ha già un posto in ufficio: il video

LUGANOA soli otto mesi ha già un posto in ufficio: il video

01.07.24 - 08:40
Maternità e lavoro non sempre vanno d'accordo. Mamma Nathalie però può portare il suo bimbo sul lavoro. E tutti si occupano di lui.
Davide Giordano tio/20min
A soli otto mesi ha già un posto in ufficio: il video
Maternità e lavoro non sempre vanno d'accordo. Mamma Nathalie però può portare il suo bimbo sul lavoro. E tutti si occupano di lui.

LUGANO - Maternità e lavoro non sempre vanno d'accordo. A Lugano, però, c'è un esempio davvero virtuoso. Riguarda Nathalie Ippolito, consulente della Scuola Svizzera di tedesco. «Mio figlio, a soli otto mesi, ha già un posto in ufficio», sottolinea. Letteralmente, perché la mamma, impiegata a tempo pieno, se lo porta con sé tutti i giorni al lavoro.

«Quando il bimbo chiama, lo allatto» – La singolare situazione viene raccontata in un video di tio.ch dalla diretta interessata e dai titolari dell'azienda. «Non ci sono baby sitter sul posto – spiega Nathalie –. Praticamente hanno allestito una sala interamente dedicata al bimbo. Quando lui ha bisogno, io posso staccarmi dal lavoro e andare ad allattarlo. Dopo il congedo maternità sono rientrata al lavoro a tempo pieno. Senza fare mancare nulla a mio figlio e nemmeno all'azienda».

«Un sacco di zii» – Il piccolo è stato "adottato" un po' da tutto il personale. «Ha un sacco di zii», commenta la mamma. Non solo. Dagli uffici possono andare e venire parenti e amici di Nathalie che, a rotazione, si occupano del bimbo quando la madre è occupata nelle consulenze.

«Struttura aperta» – Un aspetto tutt'altro che scontato nell'era della privacy. «La privacy la rispettiamo anche noi ovviamente – puntualizza Federica Guerra, co titolare dell'azienda –. Ma la nostra da sempre è una struttura molto aperta. Cosa accadrà se altre donne decidessero di fare figli? Ci attrezzeremo. Nathalie è stata la prima. Vogliamo fare stare bene chi lavora per noi».

«Gioia a tutto il team» – Anche Andrea Maurin, l'altro titolare, è entusiasta di quanto introdotto. «Secondo noi se una persona è serena sul posto di lavoro, è serena anche nel suo impegno e nella sua dedizione all'attività. Bisogna anche dire che il bambino porta molta gioia a tutto il team».

«Sono una privilegiata» – Nathalie, che abita a Pregassona, lo ammette: «Sono una privilegiata. Conosco altre neo mamme che non trovano alcun appoggio dal datore di lavoro. Alcune sono disperate. Altre sono costrette ad allattare di corsa e in fasce orarie in cui il bimbo non avrebbe nemmeno necessità. Io invece ho un sostegno totale. Mi hanno anche permesso di mettere un fasciatoio nel bagno e di dedicare un armadio ai vestiti e al materiale per mio figlio».

«Modello applicabile anche altrove» – Ma questo sarebbe un modello applicabile anche in altre aziende? «Dal mio punto di vista sì – sostiene la mamma –. Chiaro che servono supporto e disponibilità da parte dei colleghi. Posso solo ringraziare chi mi ha dato questa opportunità».

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COMMENTI
 

Mamy 1 gior fa su tio
Potrebbero aprire un asilo nido. Gioverebbe a più madri.

Roggino 1 gior fa su tio
Non in tutti gli ambiti è fattibile, ma in molti lo è, speriamo prenda piede la cosa, gioverebbe a tutti.

Mamy 1 gior fa su tio
Le faranno una statua!

May 4 1 gior fa su tio
Lei è egoista ad obbligare i colleghi alla presenza di un bebé (con tutti i suoi problemi) sul posto di lavoro.

Mamy 1 gior fa su tio
Risposta a May 4
Perché i neonati causano problemi?

littli 1 gior fa su tio
Risposta a May 4
Da come hanno parlato i co-titolari dell'azienda direi che a loro la cosa va più che bene per cui non vedo l'egoismo della madre. Potrebbe anche che siano stato i co-titolari a proporle la cosa.

Spotless 1 gior fa su tio
Bellissimo esempio di cooperazione e aiuto tra colleghi. Purtroppo sono consapevole che è un caso molto raro e non è un modello applicabile in tutti gli uffici. Ma sono convinta che conciliare famiglia e lavoro in questo modo sia una grande fortuna.
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