Nasce un nuovo servizio dell'ACSI. La segretaria generale Antonella Crüzer: «È una necessità. Spesso non si sa come fare valere i diritti».
LUGANO - Tante, troppe domande sulla sanità. E così l'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI) lancia Infopazienti, un progetto dedicato a coloro che hanno dubbi e interrogativi nell'ambito della salute. «Nasce da un bisogno della gente che spesso non sa come fare valere i propri diritti», spiega la segretaria generale Antonella Crüzer.
Un nuovo servizio di consulenza. Come funziona?
«Sarà in collaborazione con la Patientenstelle di Zurigo. Qualsiasi utente potrà porre una domanda in forma digitale 24 ore su 24. La risposta arriverà entro 48 ore lavorative e sarà gratuita».
Ci fa un esempio pratico?
«Pensiamo alla cartella del paziente. Chiunque di noi ha diritto a ottenere i propri dati. Però a volte anche se facciamo richiesta, non ci arriva. È un ginepraio. Mancano le comunicazioni chiare. Non si sa come procedere. Noi lo spieghiamo».
Altro esempio?
«Se un paziente ha dubbi sull'importo di una fattura medica, la nostra consulente lo aiuta a fare chiarezza. Se si scopre un errore, spieghiamo come comportarsi. L'errore va segnalato alla cassa malati o al medico in questione».
Un tema rovente è quello dei presunti errori medici.
«Non siamo ancora dotati al momento di un patrocinio legale. In Ticino c'è la commissione cantonale di vigilanza sanitaria: daremo i consigli procedurali da seguire. Renderemo anche attento l'utente su ciò che è necessario avere prima di intraprendere passi legali».
Col tempo raccoglierete tanti tipi diversi di richieste.
«Sì. E si farà statistica in questi ambiti. Grazie a Infopazienti si potrà argomentare di più sulla sanità».
Anche i pazienti saranno responsabilizzati?
«L'ACSI non potrà intercedere per il paziente. Il servizio è aperto a tutti. E la prima risposta orientativa è gratuita per chiunque. È chiaro che se bisogna muoversi al posto del paziente si chiede all'interessato di diventare socio dell'ACSI. Perché poi subentrano costi supplementari da coprire».
Infopazienti scatterà ufficialmente a settembre. E nel frattempo?
«Faremo vari test. E soprattutto raccoglieremo fondi grazie a progettiamo.ch. Ci serve una somma di 10'000 franchi per partire. Noi ne metteremo altrettanti. Abbiamo anche attivato ricerche di sostegni pubblici. È un servizio che dopotutto va a colmare una lacuna. La gente su questioni simili non sa mai bene come muoversi».