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CANTONE / SVIZZERAUna ticinese alle Olimpiadi (ma non per gareggiare)

26.06.24 - 08:30
Anna Volz parteciperà ai giochi di Parigi come "heritage hunter" per il Museo Olimpico di Losanna: ecco la sua storia.
Anna Volz
Da destra: Anna Volz a PyeongChang, nel 2018 insieme al campione olimpico di halfpipe David Wise
Da destra: Anna Volz a PyeongChang, nel 2018 insieme al campione olimpico di halfpipe David Wise
Una ticinese alle Olimpiadi (ma non per gareggiare)
Anna Volz parteciperà ai giochi di Parigi come "heritage hunter" per il Museo Olimpico di Losanna: ecco la sua storia.

LOSANNA / BELLINZONA - Dalla divisa gialla di Usain Bolt al costume di Eric Moussambani, il nuotatore più lento “del mondo”. Gli oggetti esposti al Museo Olimpico di Losanna non sono appartenuti solo ai grandi campioni, quelli che hanno fatto la storia dei Giochi. Ma, sono manufatti in grado di raccontare la fatica, l'amicizia e il sacrificio di chi partecipa alle Olimpiadi.

"Heritage hunter" - La ticinese Anna Volz, 46 anni, dal 2010 lavora alla struttura facente parte del CIO e, dal 2012, è inviata alle Olimpiadi come “heritage hunter”. È, infatti, la responsabile dell’acquisizione dei manufatti: sarà a Parigi con l'obiettivo di raccogliere i migliori oggetti per il museo. «La mia prima Olimpiade è stata Londra, nel 2012 - racconta Anna - tra invernali ed estivi, i prossimi saranno i miei settimi Giochi. L’esperienza è sempre molto gratificante: grazie a un accredito speciale, possiamo andare quasi ovunque, sempre rispettando la tranquillità degli atleti».

Usain Bolt e Niccolò Campriani - Lo scopo è riuscire a trasmettere, attraverso i manufatti, il senso e lo spirito della competizione sportiva. «Esponiamo la divisa di Usain Bolt - aggiunge Anna - tutti la riconoscono e per noi è importante averla. Però, siamo alla ricerca di storie belle e simboliche. Quindi, non solo campioni e medaglie d’oro, ma anche amicizia, rapporti umani e generosità». La ticinese, per esempio, ha ricevuto la carabina di Niccolò Campriani, ex tiratore a segno italiano, vincitore di tre medaglie d’oro e una d’argento. «Una volta ritiratosi - spiega - ha iniziato a seguire un atleta della squadra olimpica di rifugiati. Tuttavia, non avendo materiale, ci hanno chiesto l'arma indietro per allenarsi. Poi, una volta finita la gara, ce l’hanno restituita: l'abbiamo ora esposta con due firme».

Il nuotatore più lento del mondo - Un altro oggetto è il costume di Eric Moussambani, l’atleta della Guinea Equatoriale che fece segnare il peggior tempo mai registrato ai Giochi olimpici nei cento metri stile libero: infatti, l'uomo aveva imparato a nuotare solo pochi mesi prima: ricevette una wild card, assegnata per incoraggiare i Paesi in via di sviluppo.

Il casco di Lindsey Vonn - Ora, nella lista degli obiettivi della ticinese ci sono gli sport “nuovi”: «A Parigi ci saranno il "breaking" e lo "skateboard": dato che abbiamo una sezione dedicata agli sport moderni, cercheremo di trovare molto materiale. Concorrenza? Ci sono altri musei e le fondazioni. Quindi, a volte dobbiamo persuadere gli atleti o il loro entourage». Infine, Anna ha un oggetto a cui è più legata: «Da buona svizzera, mi piacciono molto gli sport invernali e gli sciatori in particolare. Quindi, sono stata molto felice di ricevere il casco di Lindsey Vonn, che ho avuto l'opportunità di incontrare e intervistare».

I numeri - Il Museo Olimpico di Losanna ospita la più grande e completa collezione di patrimonio olimpico al mondo: 75’000 manufatti, 1 chilometro lineare di archivi storici, 794’000 fotografie, 47’700 ore di video, 52 film olimpici restaurati e 8’900 ore di registrazioni audio. Anna Volz, senior manager, ha inoltre lanciato il progetto "Words of Olympians": grazie a lei, il museo dispone di oltre 8900 interviste a olimpionici.

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