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MEZZOVICO-VIRAVia libera al parco solare Duragno

24.06.24 - 23:20
La realizzazione parco è prevista tra l’autunno 2024 e la fine del 2026
Mezzovico-Vira
Fonte Comune Mezzovico
Via libera al parco solare Duragno
La realizzazione parco è prevista tra l’autunno 2024 e la fine del 2026

MEZZOVICO-VIRA - Il consiglio comunale di Mezzovico-Vira ha deciso e dato il via libera al parco solare alpino Duragno. «Il parco solare si situa nel contesto del Solarexpress voluto dalla Confederazione per accelerare la produzione di energia rinnovabile e assicurare l’approvvigionamento invernale. Attualmente questo è l’unico progetto in Ticino che soddisfi i criteri del Solarexpress», fa sapere il Comune

Progetto - Nel settembre 2022 il Parlamento federale ha approvato le modifiche della legge sull’energia con lo scopo di accelerare la produzione di energia rinnovabile in Svizzera. Con questo passo, la Confederazione vuole garantire l’approvvigionamento di energia elettrica per il paese, critico soprattutto durante i mesi invernali, ridurre la dipendenza energetica dall’estero e al tempo stesso raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nel 2050 approvato dal Popolo nell’ambito della legge sul clima e l’innovazione. Una delle misure che la Confederazione ha introdotto per raggiungere questo ambizioso ma fondamentale obiettivo è il così detto Solarexpress.

Legge - La base legale è appunto l’articolo 71a della legge federale sull’energia e la corrispettiva ordinanza. L’articolo concerne i grandi impianti fotovoltaici sulle alpi e definisce tre criteri affinché possano essere ritenuti di interesse nazionale: produzione di almeno 10 GWh di energia all’anno, produzione invernale di almeno 500 kWh di energia per ogni kWp di potenza installata e allacciamento alla rete di almeno il 10% della potenza prevista entro la fine del 2025. Gli impianti che soddisfano questi criteri sono quindi di interesse nazionale. Per questo motivo non vige l’obbligo di pianificazione. La Legge inoltre dichiara comprovata la loro necessità, la realizzazione prevale, in linea di principio, su altri interessi nazionali e regionali e la Confederazione versa un’indennità unica per sussidiare la loro realizzazione. Infine, la legge stabilisce che, alla fine del servizio, gli impianti dovranno essere smantellati completamente e la situazione iniziale ripristinata.

Piano - In questo contesto è stato promosso un parco solare alpino in cima alla Valle Duragno, su territorio del Comune di Mezzovico-Vira, di proprietà del locale Patriziato. Il parco solare alpino Duragno, attualmente, è l’unico progetto in Ticino che soddisfa i criteri elencati. Il parco solare alpino Duragno produrrà una media di 44 MWh di elettricità al giorno.

Dettagli - In primo luogo, l’energia prodotta sarà quattro volte più pulita del mix energetico consumato oggi, il quale è comunque buono nel confronto internazionale. Per ogni giorno di esercizio, l’impianto permetterà di evitare 4.2 tonnellate di CO2 equivalenti. Ciò corrisponde, per averne un’idea, a quanto inquinano dieci camion a quattro assi che viaggiano da Bellinzona a Francoforte. Il beneficio principale, però, è che questa energia potrà essere usata in sostituzione di prodotti fossili e permettere la transizione. Qualche esempio: con l’energia prodotta in un giorno, un’auto elettrica può fare 7.8 volte il giro del mondo, un bus elettrico può servire una città ticinese per otto mesi oppure otto case possono essere scaldate con la termopompa per un anno. Il fotovoltaico ha però lo svantaggio che dipende dall’irraggiamento e quindi la produzione è molto bassa nei mesi invernali. Proprio in inverno, infatti, non riusciamo a coprire il nostro fabbisogno e siamo dipendenti dalle importazioni estere. Con l’aumento delle termopompe questo effetto sarà ulteriormente rafforzato in futuro.

Fotovoltaico - Il fatto di realizzare il fotovoltaico sulla montagna affronta proprio questo problema. La resa di un pannello solare alpino nel periodo invernale è infatti circa quattro volte maggiore rispetto a un pannello sul fondovalle e il doppio sull’arco dell’intero anno. Infine, la produzione nei mesi invernali rafforza la sicurezza di approvvigionamento energetico del Paese. Più energia indigena riduce la dipendenza dall’estero ed ha quindi una valenza strategica per la Svizzera. Lo stesso approccio si è osservato quando la Svizzera è stata tra i primi paesi ad elettrificare la ferrovia per ridurre la dipendenza dai paesi produttori di carbone, memore della scarsità di carbone durante la Prima guerra mondiale. Anche oggi viviamo un contesto in cui l’indipendenza dai paesi produttori di petrolio o di gas è molto preziosa e vitale per il nostro futuro. La transizione energetica, la riduzione delle emissioni, soddisfare la domanda nei mesi invernali e rafforzare la sicurezza di approvvigionamento sono i fattori che motivano la necessità di un parco solare come questo.

È quindi cominciata la progettazione definitiva e l’analisi di impatto ambientale richiesta.

Il parco solare – ubicazione e cifre - Il parco solare si situa in cima alla Valle Duragno su territorio del Comune di Mezzovico-Vira, sul versante rivolto a sud ai pieni della Manèra. L’impianto è a un’altitudine compresa tra i 1700 e gli 1850 metri.

Ecco i dati principali - 10 MWp di potenza installata; • 16 GWh di energia elettrica prodotta per anno attesa (14.4 GWh di produzione secondo le simulazioni più un ulteriore apporto dai moduli bifacciali stimato all’11%, minimo 10 GWh per il Solarexpress). Ciò corrisponde al consumo di 4'000 economie domestiche; • 776 kWh/kWp di produzione invernale (minimo 500 kWh/kWp per il Solarexpress); 6 • Occupazione di 8 ettari di superficie, di cui 1.5 coperti dai pannelli; • Installazione di 15'840 pannelli bifacciali su 1'320 vele. Ogni vela porta 12 pannelli, è alta 6 metri e i pannelli sono a 3 metri dal suolo. Le fondazioni sono a vite senza beton per ridurre l’impatto ambientale e permettere un facile smantellamento a fine vita; • 1.5 km di nuova linea elettrica interrata tra Manèra e l’Alpe Foppa su territorio del Patriziato di Rivera; • Costruzione di un nuovo edificio tecnico 19 m x 10 m x 5 m attaccato all’edificio dell’antenna.

Tempi - Premesso l’ottenimento della licenza edilizia entro fine settembre 2024, la realizzazione del parco è prevista tra l’autunno 2024 e fine 2026; • 46 Mio CHF di costi per la realizzazione, finanziati per il 60% dalla Confederazione e il resto da una collaborazione di attori pubblici e privati.

Impatto ambientale - Per compensare l’impatto che, nello scenario peggiore, ci potrebbe essere per alcune specie (in particolare uccelli), sono state proposte misure sia sul posto sia in una zona più distante ma con un potenziale ecologico elevato. In particolare: • recupero di aree agricole aperte nella Valle Duragno, che porterà sia a un compenso per la perdita agricola che a un compenso per le specie di uccelli toccate; • recupero di zone aperte nella Gana Rossa (Valle Duragno) con interventi sul bosco di betulla, a favore delle specie di uccelli toccate; • recupero naturalistico zona Camoghé di un prato secco di importanza nazionale, a favore delle specie floristiche tipiche e delle specie di uccelli toccate; Sarà inoltre condotto da esperti, in collaborazione coi servizi cantonali, un monitoraggio per verificare l’effettivo impatto sulla vegetazione e sulla fauna. Per gli 8 ettari di parco solare di cui solo 1.5 coperti, sono state previste misure di compensazione che coprono in totale 15.4 ettari. Sulla base degli accertamenti indicati nel rapporto e le misure di compensazione proposte, si conclude che il progetto è sostenibile dal profilo ambientale

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