L'investimento è cresciuto da 580 a 755 milioni, mentre un ricorso al TAF blocca per ora l'inizio dei lavori.
ARBEDO-CASTIONE - Non sono buone le novità che provengono dal cantiere delle nuove Officine FFS ad Arbedo-Castione. Il nuovo stabilimento, infatti, costerà molto di più (755 milioni di franchi contro i 580 previsti inizialmente) e vedrà la luce dopo il previsto a causa del ricorso interposto al Tribunale amministrativo federale (TAF) da uno degli attori che avevano partecipato al concorso (vinto dal Consorzio Officine Ticinesi). «L'inizio dei lavori dell'edificio principale previsto a luglio - precisa l'ex Regia federale - è posticipato a data da definirsi, mentre quelli legati alla parte di infrastruttura proseguono invece secondo programma».
«Principale progetto industriale» - Nel corso dello scorso inverno - ricordano le FFS - i costi complessivi erano risultati significativamente più alti rispetto ai 580 milioni di franchi inizialmente previsti, motivo per cui il progetto ha dovuto essere ottimizzato. L’investimento complessivo, approvato dal Consiglio di amministrazione delle FFS nel mese di giugno, ammonta, in base alle tempistiche attuali, a 755 milioni di franchi. «È un segnale forte e un impegno finanziario importante che confermano la nostra volontà di portare a termine quello che, a tutti gli effetti, è uno dei principali progetti industriali nella storia del Cantone Ticino».
«Conseguenze economiche e pianificatorie» - Il ricorso attualmente pendente presso il TAF impedisce però l’inizio dei lavori per l’edificio principale. «Allo stato attuale - sottolineano le FFS - non possiamo fare previsioni sulle tempistiche, in quanto le stesse sono legate alla decisione del Tribunale. Fatto sta che per ogni mese perso si avrà automaticamente un mese di ritardo nella messa in esercizio, con importanti conseguenze economiche e pianificatorie, soprattutto per quel che riguarda le lavorazioni previste nel futuro stabilimento di Arbedo-Castione». Ad esempio - viene precisato - sarà necessario trovare ulteriori soluzioni transitorie per la manutenzione degli elettrotreni Giruno, uno dei principali veicoli che sarà manutenuto nel NSIF. E anche l’evento di posa della prima pietra, che era previsto per il mese di settembre, sarà ovviamente rinviato.
Quanto fatto finora - I lavori legati all’infrastruttura ferroviaria del nuovo stabilimento, iniziati come da programma nel marzo 2023, procedono invece a ritmo sostenuto. Lo scorso anno si sono svolti i lavori preparatori, l’inserimento di due scambi provvisori sulla linea principale, la realizzazione di diversi nuovi attraversamenti infrastrutturali sotto la linea ferroviaria principale, per permettere il passaggio di nuove infrastrutture (elettricità, acquedotto, smaltimento acque piovane, impianti tecnici ferroviari), le scarifiche e la preparazione di una parte dei terreni interessati dal progetto e la posa ed installazione di un nuovo edificio di tecnica ferroviaria, che ospiterà il nuovo impianto di gestione del traffico ferroviario con tecnologia ETCS livello 2. Nel corso del 2024 si sono svolti i lavori per la realizzazione del nuovo fascio binari 600, ovvero i binari necessari alle manovre dei treni merci, e del nuovo sottopasso ciclopedonale "Galletto", che andrà a sostituire quello esistente. Parallelamente si è lavorato alla viabilità provvisoria e a quella definitiva (per un totale di 2 km di strade) come pure alla ciclopista lungo i fiumi Ticino e Moesa ed è stato completamente rifatto l’acquedotto, i collegamenti fognari e i cavi elettrici di AMB e di Swisscom.