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Una spallata al digitale, c'è ancora chi dipinge i diari di viaggio: il video

BELLINZONAUna spallata al digitale, c'è ancora chi dipinge i diari di viaggio: il video

30.08.24 - 06:30
Ecco i carnettisti ticinesi. Gente che, armata di carta e acquarello, si fa meravigliare. Il loro omaggio alla Capitale ticinese.
Davide Giordano tio/20min
Una spallata al digitale, c'è ancora chi dipinge i diari di viaggio: il video
Ecco i carnettisti ticinesi. Gente che, armata di carta e acquarello, si fa meravigliare. Il loro omaggio alla Capitale ticinese.

BELLINZONA - Taccuini in viaggio. È il nome di una singolare mostra che si svolgerà a partire dal 31 agosto alla galleria "Il pozzo" di Bellinzona. Protagonisti, i carnettisti. Sognatori, cantastorie, personaggi che attraverso carta e acquarello si lasciano meravigliare dalla realtà che si ritrovano di fronte. Riproducendola.

Emozioni del momento – Del gruppo fa parte Bruno Pinoli. «Siamo innanzitutto appassionati di disegno "en plein air". All'aperto. Documentiamo solitamente i nostri viaggi. A seconda anche delle emozioni che si provano in quei momenti».

Punti di vista insoliti – Alla galleria "Il pozzo" saranno esposti i diari di viaggio di una ventina di carnettisti. Tutti appartenenti all'associazione Urban Sketchers Ticino. «L'associazione è appena stata fondata – sottolinea il veterano Giuseppe Tami –. Questa esposizione sarà specialmente un omaggio a Bellinzona. Vedrete la città da punti di vista insoliti».

La città dall'alto – Ne è un esempio l'opera di Pinoli. «Ho voluto distanziarmi un po' dalla solita "immagine" dei castelli. Sono un appassionato delle viste prospettiche. E così ho raccontato una Bellinzona vista dall'alto. Per farlo ho percorso le due murate, cercando di cogliere dettagli che la maggior parte della gente non può notare. Disegnavo sul posto quello che vedevo. Ero affascinato dalla morfologia e dal groviglio dei tetti di stampo medievale. Dal borgo di Bellinzona. Dai suoi abbaini. Accanto ai disegni, per completare la storia, ci sono dei testi scritti sempre da me».

"Carnet de voyage" – Tami ha visitato diverse città e ha assaporato più volte cosa significhi essere un carnettista. Termine che si rifà a "carnet de voyage", dal francese "diario di viaggio"; una tendenza molto diffusa a partire dal diciassettesimo secolo, in particolare tra i giovani aristocratici che giravano l'Europa e che volevano riprodurre le sensazioni in cui si imbattevano.

«Quello che succede» – «Mi sento proprio un raccontastorie più che un disegnatore – conferma –. Perché scrivo anche le mie emozioni oltre a disegnarle. Racconto quello che incontro, quello che succede davanti ai miei occhi».

Viva l'acquarello – La forma di narrazione è variabile. Lo sottolinea Pinoli. «Quando si ha più tempo si usano dei libri un po' più grandi. Altrimenti io solitamente ricorro a un'agenda stile Moleskine. La carta deve essere adatta per la tecnica dell'acquarello».

Anche Kubi e Branda – Scorci di Bellinzona, ma non solo. Al "pozzo" si notano incursioni in Francia, in Nepal. E poi anche una serie di ritratti di personaggi: dal calciatore Kubilay Türkyilmaz al sindaco Mario Branda. «La mostra è un omaggio a Bellinzona – conclude Tami –. Uno dei nostri membri ama fare anche i ritratti. E dunque ha scelto di omaggiare alcune personalità della città».

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COMMENTI
 

Eneri 3 mesi fa su tio
Invece omaggiate il signor Tabacchi, oggetto dell'intervista su La Regione e vittima del lupo.
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