Cerca e trova immobili
La presa di posizione dopo il lancio del referendum per contestare l'operazione dannosa per viale Cattori
LOCARNO - Botta e risposta immediato. Poche ore fa la notizia del lancio del referendum da parte del Comitato Salva Viale Cattori contro l’approvazione, da parte del Gran Consiglio del messaggio governativo per lo stanziamento di un credito complessivo di quasi 17 milioni per la riorganizzazione del nodo intermodale alla Stazione FFS di Locarno-Muralto.
Ora interviene, difendendo l'opera, la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) ricordando come la realizzazione dell’opera «sia stata approvata quasi all’unanimità da parte del Gran Consiglio, ed è frutto di oltre un decennio di intensi lavori, svolti in stretta collaborazione con il Comune e il Cantone, e che hanno portato ad un progetto sostenuto anche da parte della CIT», scrivono.
Viene anche evidenziato come siano state approfondite eventuali varianti alternative che però «non hanno mai permesso di identificare soluzioni alternative condivise».
Da qui la convinzione che il progetto approvato dal parlamento cantonale sia quello che «secondo la CIT meglio risponde alle esigenze non solo del comparto, ma di tutto il Locarnese, per dare delle risposte concrete e funzionali alle esigenze di viabilità e di valorizzazione urbanistica del comparto. La Cit esprime infine preoccupazione per l’ennesimo rallentamento ad un progetto, che è auspicato da anni e che è reputato fondamentale sia per la viabilità multimodale del Locarnese, che ha bisogno in modo urgente di un nodo efficiente e funzionale, sia per la valorizzazione di un comparto strategico qual è la stazione FFS di Locarno-Muralto, porta d’entrata del Locarnese non solo per i pendolari, ma anche per i turisti», si conclude la nota.
