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LAMONEPolizia del Vedeggio: 12 mesi ad alta tensione, i retroscena

16.12.24 - 06:30
Un comandante contestato, un agente in bilico dopo una segnalazione contro due colleghi, un clima teso, i colloqui individuali. E ora? 
Foto di Davide Giordano/ Tio.ch
Polizia del Vedeggio: 12 mesi ad alta tensione, i retroscena
Un comandante contestato, un agente in bilico dopo una segnalazione contro due colleghi, un clima teso, i colloqui individuali. E ora? 

LAMONE - Due poliziotti accusati di avere bevuto alcolici durante un servizio in civile. Un agente in prova che ha rischiato di essere licenziato per avere segnalato il fatto. E un comandante in carica da tre anni completamente messo in discussione dai suoi stessi poliziotti. Sono stati mesi difficili per la polizia comunale del Vedeggio. «Ora però le cose sono nettamente migliorate», sostiene il capitano Mauro Maggiulli, vice comandante della polizia di Lugano che ricopre anche il ruolo di membro della commissione per la polizia del Vedeggio.

Il concerto dei Gotthard – L'incipit della vicenda risale a settembre 2023. Col concerto dei Gotthard al centro eventi di Cadempino. Il comandante in quella circostanza è assente e delega i compiti a due agenti che però si sarebbero comportati in modo discutibile. Quella sera passa una pattuglia mista della regione III del Luganese: uno degli agenti in auto coglie i due colleghi in quello che potrebbe essere definito uno stato alterato dall’alcol. 

Senza prove – E così l'agente della pattuglia mista segnala al comandante l’accaduto. «La commissione – spiega Maggiulli – è venuta a conoscenza della presunta situazione solo in un secondo tempo. Per accusare occorre avere delle prove. Non sono state prodotte pur avendo in auto il materiale per fare un test alcolemico. Purtroppo quando si viene a conoscenza a posteriori di fatti accaduti si possono unicamente avviare verifiche interne. Dagli accertamenti effettuati il comportamento dei due poliziotti accusati è stato definito buono e nella norma dai presenti all'evento». 

Lettere di fuoco – Il Municipio di Lamone convocherà l’agente "denunciante" in ufficio. E lo inviterà a trovarsi un altro posto di lavoro. L’agente in questione si oppone e decide di farsi seguire da un avvocato. Analogamente fa la polizia del Vedeggio che affida il mandato a un legale specialista in risorse umane. Durante l’iter le due parti in causa si scambiano lettere di fuoco. La maggior parte degli agenti del corpo di polizia del Vedeggio si schiera dalla parte del poliziotto in bilico. Al termine degli accertamenti la Commissione della Polizia del Vedeggio emanerà, in accordo col proprio legale, diverse sanzioni per inadempienze ai doveri di servizio.

La serie di colloqui – Terminati gli accertamenti amministrativi da parte del comando e del legale, su incarico della stessa Commissione interviene Maggiulli. A lui viene affidato il delicato compito di effettuare una verifica dei flussi di lavoro e delle procedure in essere in seno al Corpo. Maggiulli, nei primi mesi del 2024, sosterrà una serie di colloqui con ogni singolo agente della polizia del Vedeggio. 

Voti pessimi – Dal sondaggio emerge un clima di lavoro disastroso. E un rapporto tra il comandante e gli agenti deteriorato. A tal punto che nelle valutazioni allo stesso comandante (da 1 a 10) tutti gli assegnano un voto insufficiente. Gli agenti lo accuserebbero in particolare di incompetenza e scarsa trasparenza. Va ricordato che il comandante in questione, entrato in carica nel 2021, aveva vissuto pesanti screzi anche con lo storico vice comandante della polizia del Vedeggio. A pagare era stato quest’ultimo, licenziato dal Comune.

Cosa si è fatto – «L'ambiente di lavoro – riprende Maggiulli – era veramente pesante. Era fondamentale riprendere il dialogo e sistemare divergenze mai sanate. Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con il segretario comunale. E gli agenti hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente e dire cosa secondo loro non funzionava. Dopo i confronti, la situazione si è normalizzata e i rapporti interpersonali sono rientrati in quella che può essere definita una normale convivenza».

«È tornato il sereno» – Maggiulli precisa un aspetto importante. «L’attività operativa non ha mai subito malfunzionamenti e il servizio è sempre stato garantito. Oggi è possibile affermare che il clima è sereno. Sono stati ritrovati collaborazione e dialogo anche col comandante che è sicuramente un professionista rispettabile. Ogni agente infine, oltre alla sua attività ordinaria ha un ruolo ben definito». Per la cronaca: l’agente “reo” di avere segnalato l’inadempienza dei colleghi la notte del Palamondo è rimasto in carica. 

Emorragia di personale? – Cosa dire infine sulla presunta emorragia di poliziotti da quando nel 2021 è entrato in carica il comandante? Sei in totale le partenze. Maggiulli è categorico: «Succede spesso che all’interno delle polizie vi siano spostamenti di effettivi. Diventa quindi difficile imputarli direttamente alla responsabilità del comandante anche se di fatto non lo si può escludere. Dal 2021 ai colloqui sono quattro gli agenti andati presso altre polizie comunali. Dopo i colloqui di inizio 2024 possiamo contare altre due partenze di cui l’ultima qualche settimana fa».

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