Alle 10 i rappresentanti dell'esercito svizzero faranno il punto della situazione sull'incidente aereo sul San Gottardo costato la vita a due persone
BERNA - Il giorno dopo l'incidente aereo che ha provocato due morti sul San Gottardo, alle 10 i rappresentati dell'esercito svizzero informeranno sul punto della situazione dell'inchiesta e delle ispezioni dell'OSCE, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Proseguono anche oggi i lavori di sgombero dei resti dell'elicottero Super Puma precipitato ieri, attorno a mezzogiorno. L'oscurità, infatti, ha impedito ieri di continuare i lavori di recupero. L'incidente si è verificato a una cinquantina di metri dall'ospizio del San Gottardo, nella zona del vecchio passo della Tremola.
L'elicottero del tipo Super Puma stava svolgendo un impiego nel quadro di un'ispezione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Trasportava una delegazione composta da quattro ufficiali francesi e alcuni accompagnatori svizzeri. I passeggeri sono scesi dall'elicottero poco prima dell'incidente, che ha causato la morte dei due piloti e il ferimento di un assistente di volo.
Le cause dell'incidente sono ancora da chiarire e sono oggetto di verifiche da parte degli inquirenti. Ciò che è chiaro è che, poco dopo la disgrazia, come ha riferito il capo dell'esercito André Blattmann, l'elicottero è entrato in collisione con un cavo elettrico. Non è comunque stato appurato che questa sia stata l'unica causa dell'incidente.
Sul luogo dell'incidente, oltre a Blattman, si è recato il ministro della difesa Guy Parmelin che ha definito l'incidente «un nuovo dramma per il suo dipartimento». Neppure un mese fa un pilota dell'F/A-18, cacciabombardiere delle forze aeree svizzere, si è schiantato nella regione del passo del Susten quasi un mese fa.