Nel processo EOC la difesa ha presentato un’istanza per l’assunzione di nuove prove: sospeso il dibattimento
BELLINZONA – Anche oggi il processo nei confronti dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) per il contagio di epatite C del 19 dicembre 2013 è stato sospeso. Dopo l’intervento, stamani davanti alla Corte della Pretura penale di Bellinzona, del perito medico Cristian Palmiere, la difesa ha infatti presentato un’istanza per l’assunzione di nuove prove. Sta ora al giudice Siro Quadri decidere se accoglierla.
Il confronto - Il legale Mattia Tonella, patrocinatore dell’EOC, ha innanzi tutto chiesto che la Corte tenga conto della documentazione presentata stamani dalla difesa e già agli atti da qualche mese: si tratta delle prese di posizione in merito alla procedura del servizio di radiologia dell’Ospedale Civico di Lugano che sono state richieste a una quindicina di altre strutture sanitarie svizzere. Un confronto che, secondo la difesa, avrebbe dovuto essere effettuato dai periti. Il legale auspica dunque l'allestimento di una perizia sull’obbligo di tracciabilità di esami radiologici con mezzo di contrasto in altri ospedali di dimensione analoga a quello di Lugano.
L’interrogatorio - La difesa ha inoltre richiesto l’interrogatorio di due operatori della Società generale di sorveglianza di Ginevra, «che dovranno spiegare la dinamica della norma ISO 9001 e della relativa applicazione negli enti certificati».
Spostamento a Lugano - Da parte sua, il procuratore generale John Noseda si è opposto all’istanza presentata dalla difesa. A dipendenza della decisione del giudice, il processo riprenderà il 10 o il 17 ottobre 2016. E per questioni di spazio, il dibattimento si sposterà a Lugano.