La denuncia del «peggior caso» ticinese di malaedilizia da parte dell'OCST ha fatto scattare un'interrogazione del deputato Matteo Pronzini
BELLINZONA - Questa mattina l'OCST ha portato alla luce il caso della Consonni Contract SA, non esitando a definirlo il «più grave caso di malaedilizia» mai avvenuto in Ticino, e per il quale il titolare della società, M. C., rischia fino a 5 anni di carcere.
Nelle ore seguenti, la RSI ha dato notizia che il titolare della Consonni Contract SA è un cittadino titolare di permesso B in qualità di globalista, un dettaglio che ha fatto immediatamente scattare un'interrogazione da parte di Matteo Pronzini.
In base all'articolo 13 della legge tributaria infatti, sottolinea il deputato, «hanno diritto ad un'imposizione globale secondo il dispendio le persone fisiche che tra le altre cose non hanno la cittadinanza svizzera e non esercitano un’attività lucrativa in Svizzera». Un'imposizione che difficilmente può riguardare una «persona titolare di un azienda, con firma individuale», spiega Pronzini.
Considerati i presupposti, Pronzini chiede al Consiglio di Stato di confermare se M. C. abbia effettivamente beneficiato di tale imposizione e, in caso positivo, quali sono i motivi che hanno determinato tale concessione e a quanto ammontano le imposte da esso pagate dal suo arrivo in Svizzera.
Inoltre, soffermandosi sulla questione globalisti, il deputato MPS chiede al Consiglio di Stato di indicare il numero di beneficiari di tale imposizione per fascia d'età, specificando l'imposta media pagata da essi nel corso del 2015.