Chiesta la sospensione temporanea e la presenza di agenti nel pubblico. Nel frattempo è stato tracciato il profilo dei quattro imputati, che devono rispondere anche di spaccio di droga
LUGANO - Il processo per la maxirissa del 21 ottobre 2017 a Lugano è stato temporaneamente sospeso. Nel pubblico c’era tensione: chi gesticolava, chi tirava colpi ai banchi e chi prendeva (o voleva prendere) la parola. Il giudice Mauro Ermani ha pertanto chiesto la presenza di agenti di polizia nel pubblico. Il dibattimento riprenderà alle 13.45.
Nel frattempo è iniziato l’interrogatorio dei quattro imputati. Tre giovani sotto i trent’anni. E tutti e tre senza un’occupazione. Uno di loro in assistenza. Il quarto è invece un cittadino cubano di 46 anni, residente oltre confine (lui è stato arrestato dalla autorità italiane su mandato di cattura internazionale).
In aula non si parla soltanto dell’episodio di violenza di quel giorno, per il quale sono accusati di tentato omicidio intenzionale. I tre più giovani - si tratta di due 24enni e di un 26enne - erano appunto senza impiego. Uno di loro era in assistenza. Erano però attivi, come si evince dall’atto d’accusa, nello spaccio di droga nel Sottoceneri (ma anche nel consumo). Si parla di cocaina e di marijuana.
Per due di loro c’è anche il reato di pornografia: sono stati trovati in possesso in particolare di alcuni video di atti sessuali con animali.