Cadute solo parte delle accuse. Per il giudice si è trattato di coazione
BALERNA - Terzo processo, terza condanna. Così ha deciso il giudice Siro Quadri in merito alla vicenda consumatasi dentro le mura del Centro anziani di Balerna.
Per due ex assistenti di cura - riferisce la Regione - è stato quindi emesso, oggi dalla Pretura penale di Bellinzona, un verdetto di colpevolezza.
Secondo il giudice, il comportamento professionale sbagliato, «assodato» dalle sanzioni e dal trasferimento ad altri incarichi decisi dal Municipio, ha avuto in conclusione dei risvolti penali.
È stato deciso pure, va detto, il proscioglimento da parte delle accuse mosse dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, sia per la donna di 33 anni e l'uomo di 41 anni. Le condanne sono così passate da 70 a 20 aliquote giornaliere da 80 franchi l'una nel caso della 33enne e da 40 a 10 aliquote giornaliere da 130 franchi per il 41enne. In entrambi i casi è stata concessa la sospensione condizionale per 2 anni.
Il giudice ha tenuto a dire che, visionando gli incarti, l'impressione era che «spesso gli ospiti non fossero considerati in quanti tali, bensì un peso». Motivo che ha portato a trattarli male.
Nonostante fossero indiziari, sono emersi elementi e testimonianze «credibili» che hanno portato a ritenere veritieri gli episodi di violenza fisica e le minacce per costringere i degenti a fare quanto volevano i due ex dipendenti.