Un momento di riflessione per il trentacinquenne ucciso lo scorso 17 dicembre alla pensione La Santa di Viganello. Diverse le persone presenti
LUGANO – Quante sensazioni a Viganello nella fredda serata di lunedì. Appuntamento alle 20 per la fiaccolata in memoria di Matteo Cantoreggi, il trentacinquenne ucciso lo scorso 17 dicembre presso la pensione La Santa. Lacrime ed emozioni davanti alla chiesa di Santa Teresa. Poi, una lenta camminata verso il luogo in cui Matteo ha perso la vita.
L'iniziativa, promossa dalla consigliera comunale Sara Beretta Piccoli, e appoggiata dal padre del trentacinquenne, Pietro, ha attirato un centinaio di persone. Amici, conoscenti, semplici curiosi. Tutti uniti da un unico obiettivo. «Vorremmo che fatti del genere non accadessero più» ricorda Beretta Piccoli. A garantire l'ordine pubblico, due agenti di polizia e una rappresentativa dei City Angels di Lugano.
Significative le parole del sacerdote Don Angelo Ruspini. «Guardate la luce. Guardate bene il fuoco. Ci dà speranza, ci aiuta a dimenticare i momenti brutti». Interviene poi Pietro Cantoreggi, papà di Matteo. «Mi rivolgo a tutti i genitori. State vicini ai vostri figli. Purtroppo casi come quello di Matteo non sono isolati. Ce ne sono più di quanto si pensi».