I festeggiamenti dell'Associazione culturale Ticino-Cina non si faranno, «nel rispetto di chi in questo momento non si sente di partecipare»
LUGANO - C'è un piccolo esempio ticinese dell'apprensione che l'epidemia di coronavirus sta causando tra la popolazione di tutto il mondo.
L'Associazione culturale Ticino-Cina ha comunicato che la cena per il Capodanno cinese, in programma per domenica 9 febbraio nella sala FitoAmico all’Autosilo dell’Ospedale Italiano, è stata annullata per mancanza d'iscrizioni «e nel rispetto di chi in questo momento non si sente di partecipare».
La cena avrebbe dovuto celebrare la chiusura delle feste per il nuovo anno del Topo e avrebbe avuto un menu assolutamente tipico: il ristorante cinese che avrebbe curato il catering avrebbe servito, tra le altre cose, pesce in brodo piccante, insalata di alghe, gamberi caramellati e così via.
«Da parte nostra l’avremmo mantenuta» ci spiegano dall'Associazione, ma la possibilità che il panico andasse a scapito della qualità dell'evento ha prevalso. «Non abbiamo voluto correre il rischio di avere 4-5 partecipanti, quando ne prevedevamo 80-100».
Confermata, invece, la mostra delle stampe augurali cinesi Nianhua (dal 2006 facenti parte del patrimonio culturale immateriale Unesco) dal 4 al 16 febbraio, sempre nella sala FitoAmico. Le stampe, al termine della manifestazione, saranno donate - in una data non ancora stabilita - alla Città di Lugano, che ne patrocina l'esposizione. Inizialmente la donazione era prevista nelle mani del Sindaco Borradori al termine della cena. «La cerimonia verrà ripresa appena avremo la data della presenza dell’ambasciata cinese di Berna da noi».