ASCONA - Il ventenne che nel 9 ottobre dello scorso anno colpì a morte il padre, la nonna e la zia, uccidendo quest'ultima, lascerà nei prossimi giorni il carcere de la Stampa dove si trovava finora, per farsi curare alla Clinica cantonale di Mendrisio. Qui avrà la possibilità di sottoporsi a cure adeguate.
In questo modo il giovane viene scagionato da ogni accusa in quanto del tutto incapace di intendere e di volere, così come aveva indicato nella perizia psichiatrica il professor Giorgio Rezzonico. Al giovane è stata infatti diagnosticata una forma di schizofrenia paranoica.
Quella sera del 9 ottobre, il ragazzo fu invitato dalla nonna, dal padre e dalla zia alla festa del suo compleanno. La festa si trasformò però in tragedia: dopo una lite dovuta al divorzio dei genitori, lui colpì con un machete i tre adulti. La nonna e il padre riuscirono a cavarsela, ma la zia morì subito dopo.