Nei confronti dell'uomo viene ipotizzato il reato di sequestro di persona
LUGANO - Una giovane donna straniera sarebbe stata segregata nella casa di un prelato a Lugano. La notizia è riportata da laRegione, secondo cui la situazione si prolungava probabilmente da anni.
Il giornale fa anche il nome del prelato, don Azzolino Chiappini. Nei suoi confronti viene ipotizzato il reato di sequestro di persona.
L'uomo, stando a laRegione, sarebbe stato prelevato ieri dalla polizia, intervenuta nell'appartamento con agenti anche in borghese. L'abitazione, che è stata perquisita, sarebbe stata trovata in uno «stato precario». Gli investigatori hanno provveduto, oltre a sequestrare computer e altro materiale, a perquisire anche l'ufficio del prelato presso la Facoltà di teologia di Lugano. Chiappini ha ricoperto il ruolo di rettore a partire da 2008, e attualmente è professore emerito.
L'inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti.