Le fatture indicavano l'indirizzo svizzero, ma l'abbigliamento venduto in Italia partiva da magazzini di Lainate
Il rappresentante legale della società è un italiano residente in Svizzera, con a suo nome altre 60 società.
VIGGIÙ - La residenza fiscale della società di abbigliamento era stata formalmente localizzata a Mendrisio, per i regimi di tassazione più vantaggiosi rispetto a quelli italiani. Ma l'azienda era di fatto amministrata a Lainate (Milano). Così come la commercializzazione dell’abbigliamento (di produzione cinese) era a Lainate e non in Svizzera. La Guardia di Finanza di Gaggiolo ha scoperto il reato di “esterovestizione” - la fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di una società che mantiene di fatto la sede in Italia - a opera di un cittadino italiano di Viggiù. Il rappresentante legale della società era un fiduciario di origini italiane residente in Svizzera (legale rappresentante di altre 60 società).
Sia i recapiti telefonici che il sito internet della società rimandavano i clienti in Italia, a dimostrazione dell’inesistenza a Mendrisio degli uffici e stabilimenti. Anche la merce, consegnata ai clienti italiani, partiva dai magazzini di Lainate e non dalla Svizzera, come falsamente riportato sulle fatture emesse, tra l’altro, in esenzione di IVA.
Le Fiamme Gialle hanno così rilevato che la società aveva omesso di dichiarare ricavi per oltre 11,7 milioni di euro. L’amministratore di fatto (il cittadino di Viggiù) e il rappresentante legale (l'italiano residente in Svizzera) sono stati denunciati. È stato pure disposto il sequestro di beni per circa 2,5 milioni di euro e (preventivo) di denaro, beni immobili, strumenti finanziari e crediti per oltre 2 milioni di euro.