Parla il padre del ragazzo aggredito dal branco sabato notte e finito in ospedale. Gli aggressori erano incappucciati.
LOCARNO - Uno scenario già noto. Un canovaccio familiare. Due ragazzi che iniziano a litigare. Un terzo che cerca di dividerli. E la furia del branco che si scaglia su colui che voleva mettere pace. Era andata così con Damiano Tamagni nel 2008. È andata così anche sabato sera in Piazza Grande a Locarno, fortunatamente senza esito letale. Etienne, 18 anni compiuti da due settimane, era intervenuto per calmare gli animi di due ragazzi che erano arrivati alle mani. Almeno così ha raccontato il padre di fronte ai giornalisti.
«Uno dei due ragazzi in lite è amico di mio figlio. Etienne è intervenuto per separarli. Nel frattempo sono arrivati gli amici di uno dei due litiganti. Li aveva chiamati con il cellulare. Hanno iniziato a colpire mio figlio. Etienne è caduto a terra e hanno iniziato a dargli calci sulla testa».
Etienne è riuscito a salvarsi, ha riportato però diverse ferite. Il padre, a microfoni spenti, ha raccontato che il branco era formato da ragazzi giovanissimi, quasi tutti incappucciati. Stando a nostre informazioni il leader del gruppo si sarebbe reso già protagonista in passato di simili pestaggi. Sul suo profilo TikTok ci sarebbero video di simili azioni. «C’erano dei ragazzi che filmano la scena» ha raccontato il padre, e non è escluso che l’obiettivo di filmare l’aggressione fosse proprio quella di pubblicare il video successivamente sulla piattaforma social.