L’Associazione Svizzera Arbitri-Regione Ticino condanna quanto successo ieri tra Savosa-Massagno e Porza.
L'allenatore della squadra ospite avrebbe insultato e minacciato l'arbitro, che si è visto costretto a interrompere la gara già dopo un quarto d'ora. Stefano Meroni: «Di questo passo non avremo più arbitri».
LUGANO - Ancora una partita di calcio regionale sospesa, questa volta a causa dell'intemperanza di un allenatore. È successo ieri pomeriggio e la partita in questione, valida per il campionato di Quinta Lega, vedeva di fronte Savosa-Massagno e Porza. Al 15' minuto, l'allenatore della squadra ospite, una volta incassata la rete del pareggio, avrebbe pesantemente insultato e minacciato l'arbitro. Il quale dapprima l'ha ammonito, poi espulso e infine ha deciso per la sospensione della gara.
«Non entro nel merito della vicenda, per la quale saranno i dovuti enti preposti a dover decidere sull’opportunità o meno della sospensione, tuttavia qualche riflessione gradirei proporla», commenta il presidente dell’Associazione Svizzera Arbitri-Regione Ticino Stefano Meroni, esprimendo tutto il suo sostegno al collega. Un arbitro che ha calcato i campi di tutte le categorie in Svizzera, con quasi 30 anni di attività, «e che quindi ha l’esperienza per gestire le partite di Quinta Lega».
Per Meroni il comportamento dell’allenatore è semplicemente «inaccettabile e non può essere tollerato». L’arbitro non se l’è infatti più sentita di continuare la gara in modo sereno dopo soli 15 minuti dall’inizio: «Questo è un segnale importante che deve far riflettere» sottolinea. Per il presidente dell'ASA Regione Ticino la mancanza di rispetto verso la figura arbitrale fa anche sì che il già precario numero di fischietti che scendono in campo si riduca sempre più: «Di questo passo, rimarremo senza arbitri e non potrà più essere assicurato lo svolgimento di tutte le gare».