Indagini nell'edilizia, agricoltura e tra i parrucchieri: 177 persone sotto la lente durante la Joint Action Days.
BELLINZONA - Il mondo del lavoro è stato sotto osservazione per ben 6 giorni da parte di tutta una serie di ispettori con l'obiettivo di determinare eventuali situazioni di sfruttamento di esseri umani. Si è trattata in realtà di una settimana d'azione internazionale, non solo ticinese dunque, che ha portato sotto la lente aziende attive nei settori dell'edilizia, dell'agricoltura, dei parrucchieri e degli estetisti.
Magro il bilancio a livello ticinese: sono state in particolare controllate su tutto il territorio cantonale 177 persone. Di queste, 5 sono state poi denunciate per infrazioni in urto alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione. All'operazione hanno preso parte numerosi enti, dalle polizie comunali di Locarno e Minusio, al'Ufficio dell'Ispettorato del lavoro (UIL), fino alla Commissione paritetica cantonale (CPC) e all'Associazione interprofessionale di controllo (AIC).
L'azione, come detto, si è svolta anche in altri paesi europei ed è stata guidata in Europa dai Paesi Bassi con l'aiuto di Francia, Italia, Romania e Regno Unito. Il bilancio in questo caso è stato più corposo: 59 arresti; 487 possibili vittime di diverse tipologie di sfruttamento; circa 1.100 lavoratori colpiti da violazioni alla legge sul lavoro;
514 datori di lavoro collegati a possibili violazioni alle leggi sul lavoro; 34 documenti falsi rilevati; circa 80 nuove indagini avviate e 715 nuove ispezioni/indagini amministrative.
Le giornate d'azione comune - denominate Joint Action Days - JAD - e sostenute da Europol - hanno interessato in totale le forze dell'ordine di 29 Paesi, oltre che l'Autorità europea del lavoro e la Commissione europea. A livello svizzero vi hanno preso parte, con il coordinamento di fedpol, le polizie cantonali di Argovia, Ginevra, Nidvaldo e Zugo, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e la Polizia degli Stranieri della città di Berna (Frepo Bern).
Queste azioni sono state attuate nell'ambito della piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali, nota come EMPACT. Complessivamente la settimana d'azione ha mobilitato quasi 18.500 agenti, interessando più di 10.467 località, 32.525 veicoli e oltre 86.000 persone. I controlli hanno portato all'individuazione di un numero significativo di società legate a presunte violazioni del diritto del lavoro. Durante le ispezioni sono inoltre state identificate circa 500 persone sospettate di aver lavorato in nero.